l'allarme

Caro energia, volano i costi dello sport

Tra le attività più colpite dai rincari energetici ci sono il tennis, l’hockey su ghiaccio e il nuoto. Il Circolo Grizzly di San Giacomo non aprirà per l’inverno. L’assessore Andriollo preoccupato: «Valutiamo contributi»


Aliosha Bona


BOLZANO. I costi per mantenere una società sportiva sono triplicati ovunque. E arrivano le prime chiusure. C’è infatti chi ha scelto di interrompere l’attività e riaprire in primavera. E c’è chi ha aumentato bruscamente le tariffe, a livelli mai visti.

I rincari dell’energia non risparmiano nessuno. Stanno anzi falcidiando le attività che avranno bisogno di luce e riscaldamento in quantità importanti da qui a marzo. Il tennis è l’esempio perfetto. «Ci troviamo ad affrontare prezzi alle stelle», conferma Paolo Giannelli, a capo del Circolo Tennis Ussa in via Parma, «Potremmo andare avanti solo con la nostra accademia e interrompere le ore dei soci, se ci accorgiamo che non ne vale la pena». Si è passati da 15 euro all’ora dello scorso inverno ai 30 attuali. «Cerchiamo di mantenere il riscaldamento al minimo, abbiamo chiesto ai nostri tesserati di fare la doccia in pochi minuti. Ancora meglio se la facessero a casa. Ci sono alcuni circoli che non hanno nemmeno allestito il pallone, sanno già di andare in perdita».

È il caso del Grizzly a San Giacomo. Il pallone pressostatico ha costi energetici troppo alti. I soci sono costretti a muoversi altrove per giocare a tennis. In direzione del Tc Comune di Bolzano, per esempio. Nessun taglio all’attività al Parco Ducale, ma variazioni al listino prezzi. «Abbiamo aumentato di cinque euro all’ora per i soci», ammette il maestro Ugo Laguercia, «Ma i rincari colpiscono soprattutto la nostra scuola tennis con 50 euro in più. Nonostante ciò, ancora non sappiamo se rientreremo nei costi, è un punto interrogativo a cui troveremo risposta solo a fine anno».

Dal tennis alle piscine. Sport diversi, stessi problemi. Le variazioni per sopravvivere sono già realtà: negli impianti si è provveduto a ridurre la temperatura dell’acqua di 2 gradi, dai 28 ai 26.

Bolzano per ora tiene duro rispetto al Trentino, dove in numerose strutture è stata applicata una riduzione di ore e giorni per l’attività. Le docce restano aperte, ma ormai si vive alla giornata. Il conto delle bollette invernali fa paura a tutti. Anche all’assessore allo sport, Juri Andriollo: «L’hockey su ghiaccio ha i rincari più alti. Le dinamiche di guerra incidono sulle persone ma anche sulle nostre attività. È un pericolo, perché già durante la fase più dura della pandemia abbiamo dovuto interrompere allenamenti e tornei. Stiamo cercando di garantire lo svolgimento di tutti gli sport. Purtroppo l’incremento dei costi è inevitabile, ma rientra all’interno delle tariffe stabilite dal Comune».

Comune che potrebbe presto lanciare un salvagente. «Valutiamo possibili contributi alle nostre società, in base a come si evolve la situazione. La priorità è fare il possibile affinché i nostri ragazzi pratichino attività sportiva. E siamo disposti a finanziare per quanto possibile», annuncia Andriollo.













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