Casa di riposo, annullato concorso per 9 assunzioni

Si trattava di figure professionali nel settore assistenziale a tempo indeterminato La scelta della direzione dopo un ricorso portato avanti dal sindacato Cgil


di Giuseppe Rossi


MERANO. Gli operatori socio sanitari precari dipendenti a tempo determinato della fondazione Pitsch vedono allontanarsi il sogno dell'assunzione a tempo indeterminato. Nei giorni scorsi il direttore dell'ente che gestisce la casa di riposo di Maia Bassa, il centro lungodegenti St. Antonius e gli alloggi protetti del Seisenegg ha deciso con una determina di annullare completamente la procedura avviata con il concorso per l'assunzione di 9 figure professionali nel settore assistenziale.

Il provvedimento è stato preso dal direttore Alex Huber dopo che la commissione, a cui erano stati affidati i lavori di selezione, aveva praticamente portato a termine il suo iter, senza però comunicare ufficialmente l'esito e la graduatoria. A rimettere tutto in gioco è stata lettera inviata dal settore funzione pubblica del sindacato Cgil meranese, lettera che segnalava una presunta illegittimità della procedura di concorso.

Dopo un attento esame da parte della direzione della fondazione Pitsch, si è deciso di non rischiare di approvare il verbale e procedere con le assunzioni, aprendo di fatto la strada a ricorsi e ad un allungamento all'infinito dei tempi di insediamento dei nuovi dipendenti. Meglio, in sostanza, annullare tutto il percorso fatto dentro la procedura di concorso, riaprire i termini per presentare nuove e vecchie domande e ripartire daccapo con la procedura di selezione.

La scelta di avviare una procedura di normalizzazione delle figure professionali all'interno della fondazione Pitsch va comunque considerata un passo importante.

Lavorare nel delicato ruolo di operatore socio sanitario con un contratto a termine, temendo sempre il mancato rinnovo alla scadenza, è un fattore che poso si sposa con l'assistenza agli anziani. In passato le posizioni di Oss, operatore socio sanitario non erano mai state stabilizzate per l'assenza di candidature. Ora con la presenza delle scuole professionali dedicate al settore sanitario e sociale, la carenza di figure professionali specializzate è destinata a scendere.













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