CasaPound «sorpassa» Fratelli d’Italia

La lista di Holzmann indietro con le firme rischia di essere scavalcata alla Camer a dalla destra radicale


di Francesca Gonzato ; di Francesca Gonzato


BOLZANO. CasaPound si mangia Fratelli d’Italia. Potrà essere questo il colpo di scena nel centrodestra. Questa sera la conferma, quando alle 21 scadranno i termini per consegnare le liste alla Corte d’Appello di Trento.

Gli sportelli si sono aperti ieri mattina e numerosi partiti hanno già consegnato il proprio materiale.

Non c’era Fratelli d’Italia, che rischia di restare escluso dalle elezioni per la Camera. Fino a ieri sera il neo movimento di Giorgia Meloni, portato in Alto Adige da Giorgio Holzmann, era lontano dall’avere raccolto le mille firme necessarie per la lista della Camera. Nessun problema invece per la candidatura di Holzmann al Senato nel collegio Bolzano-Bassa Atesina: le firme sono state raggiunte. «Pochi giorni a disposizione e molte firme da raccogliere per un movimento appena nato, con referenti a Bolzano, ma non a Trento», commenta Alberto Sigismondi.

La sorpresa si chiama invece CasaPound, che per la prima volta si presenta alle elezioni politiche in Trentino Alto Adige. I responsabili di lista non hanno ancora depositato simboli e candidati per la Camera , ma sono a un passo dall’obiettivo. CasaPound ha come capolista per la Camera Simone Di Stefano (vicepresidente nazionale), seguito, tra gli altri, dai bolzanini Matteo De Metri e Gianfranco Piccolin.

Già certo di correre nel collegio senatoriale di Bolzano con il simbolo CasaPound e firme depositate è Maurizio Puglisi Ghizzi, che si dichiara non sorpreso di questa sorta di terremoto nel centrodestra tradizionale. Holzmann e il suo gruppo sono un pezzo importante della politica altoatesina e contano su numerosi consiglieri comunali. Così Puglisi Ghizzi, a lungo vicino politicamente a Holzmann, prima di passare alla formazione di estrema destra: «Anche noi abbiamo avuto pochi giorni per le firme e ce l’abbiamo praticamente fatta. Perché? Perché CasaPound si è tenuta lontana dalle beghe personalistiche che hanno avvelenato il centrodestra bolzanino. Siamo un movimento pieno di giovani, che rappresenta una alternativa reale».

Ancora in alto mare fino alla serata di ieri la lista del Pdl per la Camera. In forse il ruolo di capolista di Michaela Biancofiore, che potrebbe lasciare spazio al segretario Angelino Alfano. Rimescolamenti annunciati anche nelle altre posizioni alte, dove si profila il ritorno di Maurizio Del Tenno, già eletto in regione nel 2008. In attesa di conferma, ma quasi certe, le candidature di Tagnin, Janes e Roggero nei tre collegi senatoriali, sotto i simboli Pdl-Lega. Tra le candidature depositate ieri o comunque sicure, Pd, Svp, Sel-Verdi, La Destra, Lega, Alto Adige nel cuore, Freiheitlichen, 5 Stelle, Udc, Scelta civica con Monti, Fermare il declino, Rivoluzione civile, Partito per tutti. Non ce l’hanno invece fatta i radicali di «Amnistia giustizia libertà»: mancano troppe firme.

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