Case di riposo, deroga ai parenti per i casi più gravi

Bolzano. Dopo la decisione di chiudere le porte ai familiari degli ospiti, ieri alle residenze per anziani dell’alto adige è arrivata un’integrazione alle disposizioni, dove si chiarisce che nel caso...



Bolzano. Dopo la decisione di chiudere le porte ai familiari degli ospiti, ieri alle residenze per anziani dell’alto adige è arrivata un’integrazione alle disposizioni, dove si chiarisce che nel caso in cui gli utenti siano in camera singola e abbiano problemi di salute tali da ritenere necessaria la presenza di un parente al loro fianco, si farà un’eccezione. Lo spiega Liliana Di Fede, direttrice generale dellAzienda servizi sociali di Bolzano: «L’entrata - chiarisce - è autorizzata solo in situazioni eccezionali e organizzando percorsi protetti». Oswald Mair, direttore dell’Associazione residenze anziani, conferma che «alla fine non cambierà tanto, la possibilità di deroghe era già prevista dalle disposizioni ed è affidata al responsabile sanitario delle strutture per situazioni particolari». Paolo Conci, direttore del Servizio medicina di base, ricorda che la decisione è legata al decreto approvato dal consiglio dei ministri: «Gli accessi sono limitati a quelli autorizzati dal responsabile sanitario della struttura, e questo a tutela dei nostri anziani. Nelle case di riposo ci sono i soggetti più a rischio».

Naturalmente per i familiari il fatto di non poter più visitare i propri cari è difficile da accettare: «Io ho la mia mamma di 93 anni in casa di riposo allettata da quattro anni - racconta Maria (il nome è di fantasia) - quanto è successo è uno strappo dagli affetti, un’offesa enorme a noi familiari di persone malate. Io sono l’unico riferimento per mia madre, che è cieca e sorda quindi non posso neanche affidarmi alle videochiamate. Com’è possibile che in ospedale si possa entrare e a noi sia vietato? Anche gli operatori avranno preso un autobus per andare al lavoro, basterebbe far indossare anche a noi le mascherine e prendere tutte le precauzioni. Qualcuno si metta la mano sul cuore, gli anziani non vivono solo di medicine». CH.BE.













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