Castagne, un’annata col segno positivo grazie al caldo estivo

In questi giorni parte la raccolta in tutto il Burgraviato Reiterer: «Siamo riusciti anche a sconfiggere il verme-killer»



MERANO. Anche le castagne dicono grazie alla calda stagione estiva. Prova ne sia che, a raccolto appena iniziato, la produzione complessiva, nel solo Burgraviato, dovrebbe tornare ai livelli di eccellenza. Lo scorso anno c'era stato un consistente calo per l'estate troppo piovosa; in più ci aveva messo lo zampino anche un verme che le aveva prese di mira nell'ultimo periodo di crescita. Il risultato di questi due fattori, tutt'altro anche trascurabili, era stato che la produzione aveva subito un calo preoccupante, calcolato in quasi il 50 per cento. «È vero - dice Hanspeter Reiterer, coordinatore dei produttori di castagne della zona - quest'anno il raccolto è finora positivo grazie all'estate che è stata decisamente calda e poco piovosa. Inoltre non abbiamo avuto l'incursione del verme che l'anno scorso aveva rovinato ulteriormente il prodotto».

«Calcoliamo che l'intera produzione sul nostro territorio abbia avuto un sensibile aiuto dalle condizioni meteo e dal fatto che il verme killer sia stato debellato. La raccolta è iniziata con esito soddisfacente, a giudizio dei vari contadini che ho interpellato. Adesso speriamo che il tempo si mantenga buono in modo tale da garantire una raccolta positiva anche alle quote dagli 800 metri in su. Una cosa è certa: abbiamo recuperato nettamente dopo la flessione registrata l'anno scorso», ancora Reiterer. Quest’ultimo fa un passo indietro e ricorda quanto accaduto nel 2014. «Le prime conseguenze delle difficoltà riscontrate si erano registrate sul prezzo di vendita che era aumentato di 6-7 euro il chilogrammo». Quest'anno andrà sicuramente meglio, anche se per ora l'acquisto delle castagne nei negozi di frutta o al mercato resta a prezzi alti. Il fatto è che non sono castagne nostrane, almeno per ora. Reiterer spiega inoltre come sia stato vinto il verme killer che tanti disagi aveva provocato nel 2014. «È stato adottato un procedimento singolare: i contadini hanno messo un altro verme sulle piante che s'è mangiato il killer delle castagne. La malattia è stata debellata, completamente».

L'assessore provinciale Schuler sottolinea che «la produzione delle castagne è importante per il territorio: è la terza dopo le mele ed il vino. Come Provincia dunque seguiamo con attenzione le varie problematiche del settore, a cominciare dai danni causati dal verme. I 400 ettari coltivati a castagne - sono 100 solo nel Burgraviato, altrettanti in Venosta mentre la produzione è vasta anche in val d'Isarco - sono una dimostrazione di efficienza nella tutela dell'ambiente e la produzione della castagna è un esempio di felice connubio fra l'agricoltura ed il turismo». E nel mese in corso a Lana, Tesimo, Foiana e Prissiano si celebra la castagna. Una festa da non perdere che abbina tradizione, cultura, musica e buona cucina. (e.d.)













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