Cittadella sportiva a Laives: pronto il comitato per il referendum

Questo è ciò che è emerso dalla riunione in municipio con la presenza di un gruppo molto eterogeneo di persone


Bruno Canali


LAIVES. Cittadella dello sport: si va verso il referendum consultivo. Questo è ciò che è emerso dalla riunione che ha avuto luogo in municipio con la presenza di un gruppo molto eterogeneo di persone. L'incontro era promosso da Paolo Castelli, Consigliere comunale per i grillini, proprio per sondare le opinioni.  "Non siamo per il no alla cittadella dello sport tout court - ha spiegato Castelli - bensì allo stadio da calcio, che a nostro avviso non porterà nulla alla nostra comunità, mentre procurerà invece diversi problemi. Per questo si renderebbe necessario un referendum, per richiedere il quale prima di tutto serviranno 130 firme e poi semmai, altre 1.500, da raccogliere rapidamente, prima che il progetto di cittadella raggiunga una fase avanzata".  "Non presentiamoci comunque come quelli del no - ha dichiarato l'ex consigliere Rosario Grasso - perché non è così. Noi siamo preoccupati per le prospettive che riguardano il futuro del nostro territorio e siamo per una partecipazione popolare vera e non finta nelle decisioni così importanti".  C'erano anche alcuni commercianti ieri sera, che hanno ribadito le critiche al centro commerciale previsto insieme allo stadio.  "Ce lo presentano come un'occasione - hanno detto - ma non ci spiegano in base a quali dati certi siano in grado di sostenere questo. E' tutto nel vago e alle domande, il sindaco ha sempre risposto che "faremo, studieremo, troveremo le soluzioni".  "Preoccupato" si è dichiarato anche l'ex consigliere Raimondo Pusateri, "per l'approssimazione con la quale questa amministrazione comunale affronta temi del genere. Penso alle infrastrutture attuali, sulle quali assolutamente non potrà pesare questo progetto. D'accordo per il referendum, ma non nascondiamoci il rischio che se fallisce, il progetto avrà la strada spianata".  Theo Perathoner (Freiheitlichen) ritiene che intanto, con il vecchio Puc scaduto e quello nuovo da approvare, non si potranno fare le variazioni urbanistiche per la cittadella e quindi il tempo per un referendum ci starebbe. Come detto, questa è la strada che si intende imboccare e già ieri sera sono state gettate le basi per chiederlo.

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