Clochard, è già emergenza freddo

Affollato il centro di via Macello. Temperature basse per tutta la settimana


di Davide Pasquali


BOLZANO. Non è tanto per la temperatura assoluta, non così bassa, ma il vento fa battere i denti ugualmente. E subito si sono attivate le strutture emergenziali per chi non ha un tetto sotto cui ripararsi. Casa Forni in via Renon è piena: 28 posti su 28, con lista d’attesa. Il centro emergenza freddo di via Macello è quasi full: ieri sera 47 posti occupati su 50. Intanto, il clima inclemente durerà ancora per tutta la settimana.

Ai margini orientali di un’alta pressione, l’Alto Adige ieri è infatti stato raggiunto da masse d’aria molto fredda. Dunque, clima ventoso e freddo con temperature massime negative nelle vallate più in quota. Temperature massime comprese tra -6° a Dobbiaco e +7° a Bolzano. Oggi le Alpi si troveranno tra un’alta pressione centrata sull’Europa settentrionale e una depressione sul Mediterraneo. Il tempo in Alto Adige sarà molto soleggiato con cielo generalmente sereno. Le temperature però saranno prettamente invernali, con massime tra -5° e +6°. Domani in cielo transiterà qualche nube da nord, con possibilità di qualche debolissima nevicata sulla cresta di confine, altrove sarà soleggiato a tratti. Venerdì prevarrà ancora il sole con delle nubi alte. Le temperature saranno in lieve aumento ad iniziare dai monti. Sabato una depressione determinerà deboli o debolissime nevicate soprattutto al mattino, mentre domenica tornerà il sole con Föhn nelle valli settentrionali. Ma freddo, rimarrà ancora freddo.

Comune,Assb e associazioni assistenziali si sono già attivate da diversi giorni, tanto che il centro emergenza freddo di via Macello è stato aperto il 15 novembre. In una decina di giorni ha già ospitato 78 diverse persone. Come precisa il responsabile, Andrea Tremolada, già dalla prime sere quest’anno le richieste sono state numerose. «Noi siamo aperti dalle 20 di sera alle 8 del mattino. Chi ha bisogno, deve venire qui fra le 20 e le 21 per vedere se c’è posto». Ieri sera, alle 20.30, rimanevano soltanto tre posti liberi. «Questo vale ovviamente per i nuovi; chi ha ricevuto un posto letto nelle sere precedenti, non occorre si prenoti». Per rimanere nella struttura, c’è un limite di venti giorni a testa. Ovviamente, per anziani, minori o persone malate si ha un occhio di riguardo.

Il centro sarà aperto fino alla fine di marzo. Il picco delle richieste, solitamente, alla struttura di via Macello si registra fra la metà di dicembre e febbraio, quando le temperature si abbassano davvero.

Come precisa Andrea Tremolada, la crisi si fa sentire anche al centro emergenza freddo. «È da due anni a questa parte che registriamo notevoli affluenze sin dai primi giorni di apertura della struttura». Fino a tre anni fa, infatti, i letti si riempivano progressivamente: prima tre persone, poi cinque, poi nove. Si arrivava al pieno gradualmente, lentamente. «Quest’anno, già la prima sera di apertura, il 15 novembre, abbiamo registrato quarantaquattro presenze. L’esigenza di trovare un luogo dove ripararsi è molto sentita». Tremolada ricorda il numero dell’emergenza freddo, attivo 24 ore su 24, e destinato sia a chi ha bisogno sia a chi desideri segnalare dei casi problematici. Il numero è lo 0471 402 338.

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