Code ai negozi e per il test anti-Covid Vigilia di Natale tra ansia e incertezza 

Due settimane di lockdown. Da oggi e fino al 6 gennaio anche l’Alto Adige è zona rossa: chiusi i negozi al dettaglio, ma con molte eccezioni Aperti anche domenica e festivi alimentari, farmacie, edicole e tabaccai. Aumentano i controlli. Tutti a casa entro le 22. Aperti i banchi di piazza Erbe



Bolzano. Code nei negozi - ieri - per l’acquisto degli ultimi regali; ed in particolare davanti a macellerie e pescherie in vista del cenone della Vigilia, del pranzo di Natale e di Santo Stefano. Al contrario degli altri anni non si potrà andare a pranzo o cena al ristorante; e anche se si farà una gita in montagna, bisognerà portarsi il pranzo al sacco, perché bar e ristoranti sono chiusi. File davanti alle farmacie per effettuare il test anti-Covid e andare a cena a casa di genitori e nonni con un po’di tranquillità in più. Assembramenti davanti a diversi locali - che in più casi hanno richiesto l’intervento dei vigili urbani per richiamare al rispetto delle regole anti-Covid - per l’aperitivo della vigilia anticipato, visto che da oggi e fino al 6 gennaio scatta la chiusura di bar, ristoranti, pizzerie che però potranno continuare ad effettuare vendita d’asporto dalle 5 alle 20; vendita con consegna a domicilio dalle 5 alle 22. Da oggi anche l’Alto Adige entra in zona rossa, ma con delle differenze che riguardano in particolare gli spostamenti: ci si potrà muovere su tutto il territorio provinciale e non solo all’interno del comune di residenza come avviene nel resto d’Italia. Attenzione però perché in Alto Adige si applicheranno le misure più restrittive della zona rossa interrottamente fino al 6 gennaio.

Sarà un Natale fatto - per forza di cose visto che il virus continua a circolare e ad uccidere, anche ieri c’è stata una vittima (699 i morti dall’inizio della pandemia)- di restrizioni e divieti che creano inevitabilmente ansia e incertezza, perché le persone fanno fatica ad orientarsi tra le nuove misure.

Negozi

Da oggi e fino al 6 gennaio chiudono i negozi al dettaglio. Però la regola generale prevede una serie di eccezioni, a partire da alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccai che possono rimanere aperti anche domenica e festivi. Possono aprire, ma devono rimanere chiusi domenica e festivi, anche librerie, cartolerie, negozi di abbigliamento per bambini, biancheria, cosmetici, fiorerie, articoli sportivi, elettronica, apparecchiature informatiche, ferramenta, articoli igienico-sanitari, illuminazioni. I due centri commerciali di Bolzano - il Twenty di via Galilei e il Centrum di via Galvani - saranno chiusi solo domani, il giorno di Santo Stefano e il primo gennaio. All’interno dei centri commerciali anche le domeniche - 27 dicembre e 3 gennaio- e il 6 gennaio i supermercati rimarranno aperti. Ricordiamo che, nell’ambito delle attività commerciali al dettaglio sospese, è sempre consentito andare a ritirare la merce senza entrare nel negozio.

I mercati e piazza Erbe

Restano regolarmente aperti i banchi di piazza Erbe. Per quanto riguarda invece i mercati in generale, ci saranno solo le bancarelle di alimentari, frutta e verdura. Oggi dunque mercato in via Rovigo; mentre il 26 è Santo Stefano e non ci sarà il mercato in piazza Vittoria.

Parrucchieri ed estetiste

Durante le due settimane di lockdown si potrà andare dal parrucchiere e dal barbiere, mentre bisognerà attendere il 7 gennaio per tornare dall’estetista. Una differenziazione questa contestata dalle estetiste in quanto ritenuta ingiusta.

Gli spostamenti

Ricordiamo che fino al 6 gennaio ci potremo muovere liberamente all’interno del territorio provinciale. Ma non potremo uscire dai confini della provincia se non con autocertificazione per motivi di salute, lavoro, necessità. Serve l’autocertificazione (i motivi rimangono gli stessi) anche per gli spostamenti tra le 22 e le 5, quando c’è il coprifuoco. Le seconde case sono raggiungibili solo se si trovano in Alto Adige. Gli impianti di risalita restano chiusi fino al 6 gennaio, ma in generale è ammessa l’attività motoria e sportiva.

Cena e poi a casa entro le 22

Nessuno verrà in casa a controllare con quante persone state festeggiando Natale o Capodanno, ma la raccomandazione - e ancor prima il buonsenso - è di limitare gli incontri ai solo parenti stretti (nonni, genitori, ovvero partner e figli) e al massimo due persone non conviventi. Ricordatevi però che anche stasera e fino al 6 gennaio, bisogna essere di ritorno nella propria abitazione entro le 22. «I controlli delle forze dell’ordine - spiega Sergio Ronchetti, comandante della Polizia municipale - saranno intensificati durante le feste. Una decina le sanzioni comminate martedì sera per mascherine e assembramenti». La sanzione per la violazione delle norme è di 400 euro ridotti a 280 se si paga entro cinque giorni.















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