Code in viale Druso, riprogrammati i semafori 

Sincronizzati in modo da consentire l’«onda verde» se si rispettano i 40 all’ora I primi dati forniti dalla polizia municipale sono positivi: «Le file sono diminuite»



BOLZANO. I "sensori" dei vigili avrebbero già registrato un primo calo delle code lungo la via Druso. Ieri, complice la pioggia e i turisti, il traffico sull’arteria è stato intenso, ma ora il Comune cerca di combatterlo, o meglio: di mitigarlo, con una nuova “arma”: l’«onda verde». «Abbiamo messo a in atto una delle misure programmate per accompagnare il ridisegno della via», spiega Ivan Moroder, responsabile della viabilità "tecnica" del Comune. La misura è questa: una sincronizzazione dei semafori lungo tutto l'asse. Significa che il rosso e il verde sono stati coordinati in modo tale da creare la possibilità di un flusso continuo delle auto senza interruzioni agli incroci. Come funziona? «Innanzitutto occorre mantenere una velocità minima. È stata stabilita quella dei 40 all'ora che è poi il limite dell'area». Se si va più forte si rischia, in sostanza, di trovarsi il rosso. Il verde, invece scatta in un primo semaforo e quelli successivi lo faranno entrare in funzione calcolando la media di marcia, per creare alla fine un'«onda verde» lungo tutto l'asse di via Druso. Scendendo nei particolari, l'onda semaforica ora scatta, per chi esce dal centro e si dirige verso Merano, da piazza Verdi fino alla fine della via. Per chi invece arriva dall'esterno e si dirige in centro, la sincronizzazione è stata fatta attivare da piazza Adriano fino a piazza Verdi. «Qui ci si è concentrati sul tratto più sottoposto a modifiche e che è stato più contestato - chiarisce il sindaco - così che chi arriva da via Sorrento e giunge in piazza Adriano sa che, una volta scattato lì il verde, non si dovrà più fermate fin quasi in stazione: troverà via libera in tutti gli incroci». Il senso della riforma è palese: una delle ragioni delle code sono le continue fermate davanti al rosso e se questo stop si sussegue di cento metri in cento metri come accadeva poco fa ecco che un ulteriore elemento di stress viabilistico si stava accumulando accanto a quelli strutturali legati alla rivoluzione delle corsie metrobus e allo storico infittirsi del traffico lungo l'asse di penetrazione urbano principale. La riforma dei semafori era stata richiesta anche da Sasa: «Nei primi incontri post cambiamenti- aveva detto il presidente Pagani - una delle prime modifiche sarà quella legata all'introduzione dell'onda verde». Altro elemento di fluidificazione, sempre legato alla presenza del mezzo pubblico, è stato posto in atto sulla salita di ponte Druso dove, da qualche giorno, è venuto a mancare quell'incrocio molto pericoloso e rallentante costituito dall'inversione delle corsie tra bus e automobili. Il che ha consentito anche di introdurre su quel tratto una pista ciclabile. A proposito di corsie, l'ultima riunione della commissione viabilità avrebbe aperto la strada al ridisegno delle corsie metrobus nel tratto prima di piazza Adriano, provenendo da Merano. Una prima ipotesi le prevedeva sul fianco della strada, adesso potrebbero essere posto in centro, in continuità rispetto al loro posizionamento nel tratto finale della via, verso il centro. (p.ca.)















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