Commercio, c’è l’ok alla norma di attuazione

BOLZANO. La Commissione dei 12 a Roma ha approvato all’unanimità una nuova norma di attuazione per la regolamentazione del commercio al dettaglio in Alto Adige ed in Trentino. Il documento, che ora...



BOLZANO. La Commissione dei 12 a Roma ha approvato all’unanimità una nuova norma di attuazione per la regolamentazione del commercio al dettaglio in Alto Adige ed in Trentino. Il documento, che ora passa al vaglio del Consiglio dei ministri, in rispetto del pronunciamento della Corte Costituzionale di tre anni fa, non prevede più che l’esercizio del commercio al dettaglio nelle zone produttive sia consentito solo come eccezione, ma pone però dei limiti e dei “paletti” alla completa ed incontrollata liberalizzazione. Nella norma si prevede che le province autonome di Bolzano e Trento possano prevedere limitazioni a nuovi insediamenti commerciali al dettaglio al fine di ricostruire il tessuto commerciale tradizionale nonchè la “tutela della vivibilità dei centri storici. La nuova norma di attuazione prende lo spunto da un principio ribadito dalla Corte Costituzionale e cioè che “il principio della liberalizzazione prelude ad una razionalizzazione della regolazione che elimini, da un lato gli ostacoli al libero esercizio dell’attività economica (che si rivelino inutili o sproporzionati) e , dall’altro, mantenga le normative necessarie a garantire che le dinamiche economiche non si svolgano in contrasto con l’utilità sociale”. Se il governo licenzierà in via definitiva la norma, la Provincia di Bolzano sembra intenzionata a mettere a punto una nuova legge sul commercio al riparo da possibili pronunciamento di incostituzionalità. La notizia dell’approvazione in Commisione della nuova norma di attuazione è stata accolta con favore a Bolzano dall’Unione e commercio. Il presidente Walter Amort parla di «passo decisivo per un ulteriore sviluppo della vitalità dei nostri centri urbani». A questo proposito l’Unione ricorda anche un aspetto importante. “Nonostante le restrizioni previste dall’urbanistica commerciale in Alto Adige negli anni passati, con 1,82 metri quadrati di superficie commerciale per abitante, siamo di gran lunga in testa alla classifica italiana relativa alla densità commerciale». E’ molto critica, invece, Federdistribuzione (che rappresenta tutte le catene commerciali). «Appellandosi all’autonomia locale - si legge in una nota - la commissione paritetica ha proposto nuove limitazioni allo sviluppo delle grandi strutture frenando in questo modo il processo di ammodernamento. L’indirizzo della commissione rappresenta l’ennesimo tentativo da parte di un organismo locale di far approvare indicazioni in chiaro contrasto con i principi di liberalizzazione previsti dalle leggi nazionali».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità