Con l’auto nel dirupo, muore a 29 anni

La vittima è Patrick Heiss, muratore e vigile del fuoco. Nello stesso punto si era schiantato anche il padre


di Susanna Petrone


BOLZANO. Ancora poche curve e sarebbe arrivato a casa. Poche centinaia di metri e avrebbe raggiunto il maso di famiglia. Invece, all’improvviso, per motivi ancora poco chiari, ha perso il controllo dell’auto.

Ha cercato di frenare. Ha sfondato il guardrail. È precipitato per oltre 120 metri nella scarpata. È stato sbalzato sulla strada provinciale sottostante. La sua Toyota si è fermata solo dopo essersi schiantata contro un albero. È morto così Patrick Heiss. Aveva solo 29 anni.

Viveva a Soprabolzano, dove lavorava come muratore e faceva parte del corpo dei vigili del fuoco volontari..

Sabato sera Patrick Heiss esce con un amico. Passano la serata ad una festa. Ieri mattina alle 5.30, Patrick lo accompagna a casa, prima di rientrare al maso.

Heiss saluta l’amico e rimette in moto. Percorre poche centinaia di metri, quando l’auto sembra impazzita. Il fuoristrada Toyota è completamente fuori controllo. Sbanda. Sfonda il guardrail.

Non si ferma più. Precipita nella scarpata. Fa centoventi metri, prima di “atterrare” sulla stradina sottostante. Ma non è finita. L’auto sfonda anche il secondo guardrail. Fa altri dieci metri. La tragica corsa si ferma contro un albero.

L’amico di Patrick, che ha sentito il rumore dello schianto, accorre e dà l’allarme. Sul posto arrivano in pochi istanti il medico d’urgenza e i vigili del fuoco volontari dell’intera zona. Capiscono che si tratta di Patrick Heiss solo quando aprono la portiera della macchina distrutta. Non c’è più niente da fare. È morto sul colpo. I carabinieri effettuano i rilievi di legge. Ieri mattina la strada era ghiacciata. Patrick non ha avuto scampo. Sotto choc la famiglia del giovane.

Sono stati i vigili del fuoco volontari a dare la notizia al fratello. Il corpo di Heiss viene portato nella camera mortuaria dell’ospedale San Maurizio di Bolzano. Oggi il sostituto procuratore Giancarlo Bramante deciderà se dare il nulla osta per l’autopsia.

Una vita, la sua, costellata di drammi.

Una vita che sembra ancora più ingiusta se si pensa che il giovane altoatesino è uscito fuori di strada nello stesso punto dove già il padre aveva avuto alcuni anni fa un gravissimo incidente.

Per i soccorritori che ieri mattina all’alba sono giunti sul luogo della tragedia, è stato come rivivere un incubo. L’altra volta, al volante della vettura, c’era il padre di Patrick.

La macchina aveva preso fuoco. L’uomo era stato salvato in extremis e aveva passato tre mesi in un letto di ospedale ad Innsbruck.

Ma quando il destino ti si accanisce contro non puoi fare nulla per sfuggirgli. Pochi anni dopo l’incidente stradale, il padre di Heiss muore mentre lavora con la falciatrice nei campi che circondano il maso di famiglia.

Un lutto dal quale Patrick non si era mai ripreso completamente.

Patrick Heiss faceva parte dei vigili del fuoco volontari di Soprabolzano. Era molto amato dai compaesani della piccola comunità di montagna.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità