Con l’impegno di Terna c’è ottimismo per la Memc

Entro il 3 ci sarà il progetto di ripristino della linea per l’energia a basso costo La Provincia poi l’approverà ma non ci sono ancora certezze sui tempi di ripresa


di Ezio Danieli


MERANO. É stato sottoscritto un verbale d'accordo ieri pomeriggio a Roma fra il Ministero allo sviluppo economico, la Provincia di Bolzano, la direzione aziendale e le parti sociali, in merito al futuro della Memc. Tutti d'accordo a fine riunione: sono state gettate le basi tecniche per una soluzione della vicenda che vede gli operai in cassa integrazione da gennaio. L'assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo, spiega in cosa consiste l'accordo firmato. «Terna s'è impegnata a presentare entro venerdì 3 agosto il progetto per il ripristino della linea tra alta val d'Isarco e Austria. Poi alla prima seduta utile della giunta provinciale il progetto sarà approvato».

Con il rispristino della linea la Memc - e le altre aziende altoatesine interessate - potrà acquistare energia elettrica a prezzi sensibilmente ridotti, superando in tal senso uno dei problemi che hanno originato la crisi. La dottoressa Maria Rosaria Brunetti, per conto del Ministero allo sviluppo economico, ha ribadito l'interesse del governo affinchè la Memc resti a Sinigo e in Italia.

«Ha una funzione strategica - è sempre Bizzo che parla - per la sua produzione. Questa garanzia, oltre all'impegno del ministero di considerare la Memc fra le aziende “energivore”, dà speranza. Adesso c'è tempo fino al 31 dicembre per definire i parametri previsti».

L'assessore, a specifica domanda, non si sbilancia su quando potrà riprendere la produzione a Sinigo: «Ci vorranno - dice - almeno 3-4 mesi per riattivare gli impianti. Confermo che, grazie a una costante e grande pressione politica, siamo riusciti a sbloccare una situazione complicata».

Parere positivo, dopo l'incontro, viene espresso anche da Doriana Pavanello, segretaria provinciale confederale del sindacato Cgil: «Tutti gli ingranaggi messi a punto negli ultimi incontri si sono incastrati alla perfezione. C'è soddisfazione anche da parte nostra sia per gli impegni confermati dal governo che per le scadenze di Terna che entro venerdì provvederà a consegnare il progetto alla Provincia che poi dovrà dare il suo benestare».

La bozza del verbale dell'incontro di ieri a Roma è stata sottoscritta, ora la stesura definitiva dell'intesa spetterà ai funzionari del Ministero che poi lo invierà a tutte le parti.

Le prospettive per la Memc si fanno dunque concrete. Resta, fra i lavoratori, il dubbio su quando potranno tornare a lavorare. E soprattutto quanti di loro riusciranno a farlo: sono una settantina coloro che hanno già lasciato l'azienda, molti dei quali per un contratto a termine che la direzione non ha provveduto a rinnovare. La Corporate americana, benchè solleciata a fornire una risposta, sul futuro occupazionale per ora non ha fornito spiegazioni; la Provincia ha garantito per chi è rimasto alla Memc il sostegno fino al giorno in cui la produzione tornerà regolare.

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