Conservatorio, si indaga sulla carriera dei docenti

Ai raggi «X» gli incarichi con organizzazioni internazionali e le attività esterne I documenti sono stati sequestrati dalla Finanza su incarico della Corte dei Conti


di Massimiliano Bona


BOLZANO. A fare luce sul sequestro di documenti e sull'inchiesta, aperta dalla Corte dei Conti, sul conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano è stato direttamente il presidente della Provincia Arno Kompatscher che ha risposto ad un'interrogazione del consigliere provinciale dei Freiheitlichen Walter Blaas. Chiare e secche le domande di Blaas e altrettanto trasparenti le risposte del governatore altoatesino. «Nei mesi scorsi il quotidiano Alto Adige - scrive Blaas - aveva dato notizia del sequestro di documenti al Conservatorio da parte della Finanza. Di cosa si trattava esattamente? In quale periodo si concentra l'indagine? Nel frattempo gli inquirenti hanno concluso la loro attività? Quali sono i motivi all’origine dell'inchiesta e quali sono gli avvenimenti che l'hanno originata?».

«Naturalmente - ha spiegato Kompatscher - ci siamo informati e possiamo già fornire alcune informazioni a riguardo. La Guardia di Finanza ha richiesto documenti riguardanti le attività esterne, la carriera lavorativa di alcuni docenti del Conservatorio  e la collaborazione con enti e organizzazioni internazionali. Questo è, di sicuro, l'oggetto delle verifiche in atto. Le indagini sono iniziate nel marzo 2016 e proseguono ancora oggi. Da quanto ci risulta l'inchiesta non si è infatti ancora conclusa».

Sempre in base alle informazioni trapelate dal consiglio provinciale a dare origine all'inchiesta sarebbe stato un esposto alla Corte dei Conti, sulla base del quale si è attivata poi la Guardia di Finanza. 

All'epoca del sequestro dei documenti il direttore del conservatorio, Heinrich Unterhofer, interpellato dall’Alto Adige, aveva confermato il blitz dei baschi verdi, ma per il resto si era trincerato dietro un secco no comment. «Non ero presente, e per quanto ne so alla nostra direzione amministrativa sono stati posti alcuni quesiti, degli approfondimenti, a cui ora ci accingeremo a rispondere».

Si può ipotizzare che la Corte dei Conti stia cercando di capire se le attività esterne dei docenti fossero compatibili e/o autorizzate in relazione a contratti in essere con il Conservatorio Monteverdi, ma anche se le collaborazioni con enti e organizzazioni internazionali inserite nei curriculum rispondano al vero o meno. Sullo sfondo - secondo i bene informati - sembra esserci una sorta di lotta interna al Conservatorio Monteverdi per occupare o mantenere alcune posizioni di rilievo.

Si saprà di più non appena la Corte dei Conti invierà ai diretti interessati gli inviti a dedurre.

A fine 2015, lo ricordiamo, c'erano state polemiche molto accese, innescate dalle dimissioni del professor Peter Paul Kainrath, che aveva accusato il direttore Unterhofer di mobbing. Ma il dirigente, all’epoca, aveva dato una versione completamente diversa. «Il mio ruolo - aveva spiegato - mi impone di verificare gli incarichi extra-scolastici dei docenti. All’inizio dell’anno tutti gli insegnanti devono presentare le richieste che vanno poi autorizzate. Io ho rilevato quattro posizioni di altrettanti docenti che a mio avviso andavano approfondite, tra queste quella del professor Kainrath che ricopre una serie di incarichi».

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