Consulta giovani, si parte con la scelta dei vertici

Domani i componenti parteciperanno alla seduta del consiglio comunale Poi il voto il 15 gennaio. Rossi: sperimentiamo una forma di accompagnamento


di Giuseppe Rossi


MERANO. Inizieranno ufficialmente domani 12 gennaio, con la partecipazione alla seduta di consiglio comunale, i lavori della consulta giovani, in parte eletta lo scorso marzo e ancora oggi senza un presidente designato. Pochi giorni dopo, il 15 gennaio, in sala giunta si terrà la seduta nella quale verranno nominati presidente e vice. E questo nonostante fino a oggi non si sia riusciti a ottenere i 21 nominativi che da regolamento compongono l'organismo che rappresenta i giovani della città e le loro esigenze. Siamo infatti ancora fermi a 15, i sette eletti a marzo 2015 più altri otto rappresentanti designati da scuole, centri giovanili e associazioni.

«A fine estate - spiega l'assessore competente Andrea Rossi - abbiamo atteso che riprendessero le attività scolastiche e abbiamo provveduto a sollecitare scuole e associazioni ancora inadempienti. Da parte di alcuni la risposta e i nominativi sono poi arrivati, da altri invece no, ma non per cattiva volontà o indifferenza da parte delle istituzioni e degli enti interpellati, ma per la mancanza a volte di giovani che accettassero l’incarico. Abbiamo poi fatto un ultimo tentativo con contatti telefonici mirati. Alla fine, constatata comunque l’assenza di alcune designazioni, e statuto della consulta alla mano, ci siamo mossi per validarne la costituzione e l’abbiamo infine convocata la prima volta il 3 dicembre».

Al vicesindaco piace inoltre sottolineare che «della consulta fa parte anche quel Domenico Rosani che è anche membro attivo della consulta provinciale». «Ciò garantisce - sostiene Rossi - un efficace rapporto di informazioni e un’attivazione di sinergie importanti tra il piano della città e quello provinciale». L'assessore ai giovani spiega poi anche il motivo per cui ha ritenuto opportuno far accompagnare la consulta da un tecnico esterno.

«Abbiamo deciso di sperimentare una forma di accompagnamento - aggiunge il vicesindaco - per garantire maggiore continuità, con uno scambio di relazioni che avvenisse anche la di fuori degli incontri ufficiali e cadenzati, con una rete di rapporti che utilizzasse i social media e che, allo stesso tempo, avvenisse con un indirizzo, un coordinamento, uno stimolo. Abbiamo per questo immaginato una figura esterna e l’abbiamo felicemente trovata nella disponibilità e nella competenza del professor Piero Di Benedetto, che è vicepreside dell’istituto Fos di Merano, è già attivatore di preziosi processi di coinvolgimento di studenti su temi civili all’interno della sua scuola ed è perfettamente bilingue».

Andrea Rossi è talmente vicino alle problematiche dei giovani che ha deciso, in tempi di tagli ai fondi pubblici, di destinare l’indennità di vicesindaco (il maggior compenso spettante rispetto a un assessore), a cui ha rinunciato, al capitolo comunale dei giovani, «tranne tre mensilità - specifica Rossi - che ho già cominciato a devolvere alle famiglie in difficoltà della Solland Silicon attraverso l'opera preziosa di don Gianni Facchetti».

«Questo in modo da garantire, per la durata del mio mandato, una compensazione ai tagli alle risorse che il Comune di Merano si è visto e/o si vedrà costretto ad adottare anche per il prossimo futuro per raggiungere una sua stabilità di bilancio. Allo stesso modo il collega Zanella, per quanto di sua competenza, sta investendo energie e denaro dell'amministrazione per realizzare su Merano un centro di co-working destinato a sostenere e a promuovere l'imprenditoria giovanile», chiude il vicesindaco.













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