Contadino nutre mucche con pizza e resti di carne
Falzes, il maso al centro di un esposto della Lav era già stato sanzionato dai Nas. La denuncia: alcuni vitelli sono morti e un cane è deceduto perché denutrito
FALZES. Nella mangiatoia al posto del fieno si trovano tranci di pizza, arance, resti di carne e patate arrosto. Le ciotole dei cani contengono gli stessi resti di cibo. Ma stando fuori, la poltiglia è surgelata e quindi non digeribile. Il latte delle vacche è scarso e quello che ricevono i vitelli è tossico. Non è la prima volta che muore un vitellino e poi sparisce misteriosamente. Non è la prima volta che gli animali, trattati in modo disumano, siano troppo deboli per andare sul prato. Qualche giorno fa, infine, è morto anche un cane. Troppo debilitato. Si era ridotto a pelle ed ossa. Non ce l’ha fatta. Anche la sua carcassa è sparita nel nulla.
Sembra di trovarsi in un film dell’orrore. Invece, succede tutto a Falzes, presso un maso del posto. Un anno fa è stato presentato il primo esposto. I carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazione e sanità) erano intervenuti immediatamente, sequestrando alcuni capi. Il contadino, invece, fu multato pesantemente. Ma a un anno di distanza non è cambiato nulla.
Per questo motivo, Esther Valzolgher della Lav (Lega antivivisezione) di Bolzano, ha presentato un nuovo esposto. La punta dell’iceberg è stata raggiunta con la morte di uno dei cani. Il Nas dovrà intervenire nuovamente. Ma questa volta, gli animalisti sperano che tutte le mucche, i vitelli e i cani vengano sequestrati e portati in salvo.
Secondo la Lav, infatti, in zona tutti sarebbero al corrente di quello che avviene all’interno di quel maso. Anzi, diversi ristoranti e alberghi darebbero all’anziano contadino i resti di cibo, pur sapendo che finiscono nelle mangiatoie delle mucche. Una situazione grave quella che è stata segnalata in Procura. Lo stesso procuratore capo Guido Rispoli ha aperto un’indagine sulla vicenda. Centinaia le foto a disposizione degli inquirenti, che riportano le condizioni in cui sono costretti a vivere gli animali. In alcuni casi, si tranci di pizza e resti di ossa gettati ai piedi delle mucche. Di fieno o erba fresca, nessuna traccia.
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