Controlli a campione dei vigili nei negozi

Nel weekend la polizia municipale ha verificato il rispetto delle regole da parte dei commercianti



BOLZANO. I saldi sono partiti bene, annunciati con la dovuta dovizia di numeri e percentuali praticamente in tutte le vetrine del centro storico. Solo qualche ora prima, però, quelle stesse vetrine sono state oggetto di un’attenta valutazione da parte della sezione annonaria della polizia municipale di Bolzano.

Una serie di controlli a campione, infatti, ha interessato gli esercizi commerciali, con particolare attenzione a quelli che si affacciano su via Portici. I commercianti, in ogni caso, hanno tutti garantito il rispetto della normativa in vigore in attesa di capire se e quante irregolarità sono state rilevate dagli agenti.

Prima dei saldi, comunque, la norma è abbastanza chiara: conta solo quello che appare all’esterno. Qualsiasi sconto, infatti, non può essere pubblicizzato in modo evidente sulle vetrine: niente scritte “saldi” o percentuali in bella mostra insomma. Le limitazioni, però, finiscono qui perchè all’interno degli esercizi commerciali i titolari o i gestori possono fare quello che ritengono più opportuno. Massima libertà individuale sulle forme di sconto da proporre alla propria clientela. Chi volesse, per assurdo, la merce potrebbe anche regalarla. Da comprendere qualche forma di tolleranza per chi deve organizzare la propria vetrina con adesivi o installazioni particolari che richiedono un lavorio che parta con qualche ora di anticipo rispetto al via dei saldi.

Attenzione, però, perchè da ieri le imposizioni cambiano anche per gli interni. Tutti i negozianti, infatti, sono tenuti a riportare nel cartellino dei prodotti il prezzo scontato, la percentuale di sconto e il costo di partenza. Una panoramica necessaria alla massima chiarezza e trasparenza.

Importante, infine, conoscere il meccanismo della restituzione della merce. Il cambio, per intenderci, è obbligatorio per l’esercente solo in caso di prodotto fallato entro limiti temporali che sono fissati dalle norme secondo la varia tipologia di prodotto (per le auto, ad esempio, si arriva anche a un anno). Tutto il resto è a discrezione del negoziante: non il cambio in sè, ma la possibilità di prevederlo e il lasso temporale entro cui accettarlo. Meglio informarsi prima di strisciare la carta. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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