Coop, 82 alloggi pronti per la consegna 

Grata: metà in affitto con possibile riscatto dopo 10 anni, l’altra metà in cooperativa tradizionale. Percorso lungo e difficile


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Il Lotto C di Casanova ce l’ha fatta. Il complesso da 82 alloggi - che ha subìto sorti alterne e passato momenti anche molto difficili - sta per essere finalmente consegnato. Andrea Grata - segretario generale Cooperdolomiti - dice che gli appartamenti sono finiti: «Metà sono in affitto, riscattabili dagli inquilini dopo 10 anni (coop Cordis), l’altra metà consegnati ad altre 5 cooperative col sistema tradizionale». Con l’edificazione del Lotto C - promossa da Cooperdolomiti assieme ad Arche mi Kvw, nonché Legacoop - l’intero rione sta finalmente conquistando il suo cuore pulsante. La cubatura totale del complesso è di 45 mila metri, di questi 26 mila sono residenziali, 13 mila commerciali mentre in altri 6 mila troverà spazio la nuova direzione generale dell’Assb. All’interno è ancora da realizzare la piazza che il Comune - che ha appena appaltato i lavori - vuole di assoluta qualità. Piazza che sarà collegata alla vicina piazzetta Anne Frank. Entro Pasqua aprirà il supermercato MPreis che occuperà l’80% della “piastra” a piano terra. Sempre a piano terra apriranno anche una pizzeria, una caffetteria e molto probabilmente anche una farmacia. Una struttura imponente - progettata da Danilo Postal, Lucia Lazzarini, Roberto Palazzi, Stefan Hittaler, Alberto Ardolino, Marina Bolzan e Giorgio Faggionato - che ha visto i lavori bloccati a metà per le note difficoltà della Cle, poi portati a termine dalla Cle Group Srl che ha preso in mano un cantiere terribilmente complesso e lo sta ultimando con parziale recupero dei tempi persi per la vicenda della storica cooperativa. «Possiamo affermare - dice Grata - che si è trattato di un unicum sotto molti aspetti straordinario, che rappresenta la concretizzazione di una visione rivoluzionaria, concepita a cavallo del 2003 da Silvano Bassetti, sui modelli più evoluti di quartiere eco-sostenibile, in presenza di un fabbisogno abitativo ancora forte. Un luogo per sperimentare formule di coesistenza di vivibilità e di servizi di prossimità in una area della estrema periferia della città, ma in condizioni tecniche innovative e sfidanti. Dobbiamo dire che i nostri cooperatori hanno tutto sommato dimostrato di impegnarsi per condividere questa filosofia innovativa. Anche con coraggio e dedizione. Ma anche con tanta pazienza. Col tempo sono infatti emerse molteplici complessità, tutte oggettive, che hanno indubbiamente appesantito il clima complessivo per lungo tempo. Abbiamo affrontato il tracollo della Cle, a cui è subentrata la Cle Group Srl. Oggi per fortuna abbiamo un quartiere che, una volta che sarà completato e assegnato questo lotto, potrà fregiarsi di essere un modello di sviluppo moderno, sostenibile ed esteticamente unico nel nostro contesto. Come spesso capita nella nostra lunga esperienza (siamo al servizio della comunità da 70 anni in questo settore) la storia la fanno le idee, il coraggio di portarle avanti e le persone che ci credono, attraversando difficoltà e condizioni talora inesplorate, ma che in definitiva conducono ad una stagione che ha visto la cooperazione di abitazione protagonista di una epoca civile e sociale importante per la città».













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