Copiano all’esame, pugno duro della Lub

Due studentesse sono state escluse e bloccate nell’iter di studio per un anno Applicate le sanzioni previste per le truffe nei test. Il Tar ha respinto il ricorso


di Mario Bertoldi


BOLZANO. All’università di Bolzano non si scherza. Si può finire anche davanti ad un tribunale (seppur di giustizia amministrativa) per cercare di cancellare gli effetti di una sanzione inflitta con l’accusa di aver copiato una prova scritta dal vicino di banco. È quanto accaduto a due studentesse altoatesine della facoltà di Economia della Lub che si sono viste escludere dall’esame di «contabilità pubblica» dopo che i professori si erano accorti che una parte dei rispettivi elaborati era identica «sia nella forma sia per le inesattezze». Si trattava di una delle risposte riportate in un test a scelta multipla composto da dieci quesiti. Alla prova scritta in questione erano presenti solo 6 esaminandi. Le due studentesse hanno dapprima presentato un ricorso gerarchico interno all’università e poi hanno deciso di ricorrere al Tar per cercare di ottenere l’annullamento della sanzione che impedisce loro di ripetere l’esame prima del 23 dicembre prossimo. Un provvedimento che, di fatto, blocca il piano di studio (e degli esami) delle due studentesse per un anno e mezzo con notevoli ripercussioni sui tempi di conseguimento della laurea. Le due studentesse (che hanno perso anche il ricorso al Tar) si erano sempre difese negando di aver copiato a vicenda gli elaborati, sostenendo di aver però studiato a memoria dallo stesso testo di studio un passaggio di una ventina di righe che erano poi servite per la risposta ad uno dei quesiti d’esame. Il passaggio era stato studiato a memoria (utilizzando lo stesso materiale didattico) anche per ovviare ai problemi linguistici determinati dal fatto che la lingua d’esame non era la loro madrelingua. A fronte di questa giustificazione i docenti dell’università hanno confermato la sanzione inflitta accusando entrambe di plagio, applicando loro l’articolo 5 del regolamento degli esami che riguarda i casi di truffa. Ed è proprio su questo punto che le due studentesse hanno deciso di dare battaglia legale affidandosi agli avvocati Mauro De Pascalis e Petra Hofer. La commissione dei professori avevano respinto il ricorso sostenendo che «anche a voler ammettere che la risposta alla domanda fosse stata imparata a memoria e dunque non copiata dalla collega o direttamente dal testo di studio, la presentazione di un lavoro altrui come proprio era comunque da considerarsi plagio. E in sentenza i giudici hanno ribadito che la norma sanzionatoria applicata colpisce qualsiasi condotta tesa ad «alterare con l’inganno l’andamento della prova, presentando come genuino un elaborato che invece non lo è». Ognuna delle due studentesse dovrà pagare 3 mila euro di spese di giustizia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli
il rimpatrio

Chico Forti, il grande giorno: di nuovo in Italia. «Non vedo l'ora di riabbracciare mia madre»

L'aereo con a bordo il 65enne trentino, condannato all'ergastolo in Florida per omicidio, è atterrato a Pratica di Mare. Visibilmente commosso ha ringraziato la presidente Meloni (foto Ansa)

IL RITORNO. Arrivato a Roma dopo 24 anni di detenzione in America
LA RICHIESTA. I legali: "Subito istanza per vedere la mamma"
IL PENITENZIARIO. A Rebibbia prima del trasferimento a Verona. Fugatti: "Presto potremo abbracciarlo"
L'ANNUNCIO. Oggi il rimpatrio di Forti. "Per me comincia la rinascita"

LO ZIO GIANNI. "Chance di nuova vita dopo una lunga battaglia"
NORDIO.
 "Straordinario traguardo politico e diplomatico"
LA SCHEDA. L'imprenditore surfista che vinse da Mike in tv accusato di omicidio a Miami

Attualità