Coronavirus, due studentesse bolzanine rimpatriate dalla Cina: niente scuola fino a marzo
Si trovano già a Bolzano. Frequentavano il quarto anno all’estero anche se in una zona diversa da quella calda Intanto il ministero della Salute invita gli studenti che sono stati in Cina a rimanere a casa in “permanenza volontaria fiduciaria” per 14 giorni. L'appello: «Non discriminatele»
Bolzano. Lanciano un appello affinché compagni di classe, genitori, professori e dirigenti scolastici facciano il possibile per non discriminare le due ragazze bolzanine rientrate nei giorni scorsi dalla Cina, dove stavano frequentando il quarto anno delle scuole superiori. Lo auspicano i responsabili altoatesini e gli addetti stampa nazionali di Intercultura, l’associazione italiana affiliata all’American Field Service, l’organizzazione mondiale che si occupa di scambi internazionali di studenti. In Cina dallo scorso mese di agosto, le due studentesse bolzanine avrebbero dovuto rimanerci fino alla fine dell’anno scolastico, ma l’allarme Coronavirus ha rimescolato le carte in tavola. Ora sono rientrate a Bolzano, stanno bene, dovrebbero tornare a scuola ma non si sa esattamente quando. Intanto ieri il ministero della salute ha diramato una nota con cui invita bambini e ragazzi che sono rientrati dalla Cina ad una “permanenza volontaria fiduciaria” a casa (con assenza giustificata) sino al completamento del periodo di 14 giorni dal ritorno in Italia.
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