Corrieri pronti al blocco delle consegne

Il portavoce: «Non riusciamo a recapitare la merce entro le 10. E non possiamo spingere carrelli che pesano mille chili»


di Valeria Frangipane


BOLZANO. «Siamo in serissima difficoltà e pronti al blocco delle consegne nella zona pedonale. Il Comune deve venirci incontro».

I corrieri, forti di tremila consegne al giorno, insorgono contro i nuovi orari imposti dalle telecamere della Ztl. «Non è possibile recapitare tutto dalle 9 alle 10, non possiamo lavorare un’ora al giorno!».

Maurizio Giampietro (da 26 anni titolare della Gls) e Renzo Marras amministratore delegato della Brigl che rappresenta, insieme a Renato Valentinotti, i corrieri e gli spedizionieri di Bolzano (tra gli altri Gasser e Brt) chiedono soluzioni rapidissime. E tutti - insieme a Claudio Corrarati, presidente della Cna - spiegano che i corrieri locali rischiano ogni giorno di essere schiacciati dall'attività dei grossi spedizionieri nazionali che, anche in Alto Adige, si avvalgono di corrieri e padroncini locali: «Lavoriamo in condizioni sempre più difficili e la nuova Ztl ci ha complicato ulteriormente la vita». Corrarati rincara la dose: «I corrieri nazionali si avvalgono di un sistema forte ed aggressivo di contrattazione con i padroncini che i locali faticano a fronteggiare. La Ztl risulta come un’ulteriore bastonata».

Ma perchè non funziona?

«Prima di tutto vorremmo capire perchè il Comune ha parlato soprattutto con i rappresentanti dei corrieri nazionali che sono arrivati da Milano». E poi? «L’orario è da rivedere. L'accesso a furgoni e furgoncini è consentito dalle 6 della mattina alle 10 poi, ma solo nella parte bassa (quella verde che va dai Portici in giù), dalle 10 alle 11 e dalle 14.30 alle 16. Troppo poco».

Perchè poco? «Perchè a nostra volta riceviamo la merce verso le 8.30. La dobbiamo caricare e portare in centro. Nel 95% dei casi i nostri clienti sono i commercianti che aprono i negozi alle 9.... non ci vuole un matematico per capire che un’ora per far tutto serve a poco. In questi giorni ci sta capitando di chiedere ai clienti, se vogliono subito la merce, di venirsela a prendere! Fate voi».

I corrieri protestano anche perchè non possono praticamente mai accedere alla zona blu (le vie che si aprono a nord dei Portici) se non arrivandoci a piedi. «Diteci come è possibile consegnare la merce andando a piedi o spingendo un carrellino. Nella stragrande maggioranza dei casi recapitiamo pacchi relativamente piccoli ma le nostre consegne arrivano fino a mille kg di peso... difficile spingerle con un carrellino!». Altra questione da chiarire con il Comune è quella delle piazzole. «Da anni chiediamo di aumentare il numero delle piazzole di sosta ed invece ce le siamo viste scippare. Adesso servirebbe che il Comune ci concedesse un’area dove lasciare i mezzi. Non possiamo parcheggiare i furgoni a pagamento e non possiamo neanche lasciarli incustoditi visto che sono costantemente presi di mira dai ladri che aprono gli sportelli e ci portano via tutta la merce». I corrieri suggeriscono all’amministrazione bolzanina di allargare le maglie delle telecamere, aumentare il monte ore anche a seconda dei mezzi usati dai singoli, come ha fatto il Comune di Torino.

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