elezioni 2025

Corsa a sindaco di Bolzano, spunta il nome di Christian Bianchi 

La sentenza della Corte costituzionale apre da subito i giochi per la poltrona di primo cittadino. Centrodestra: possibile la candidatura del sindaco di Laives. Centrosinistra: in pole Fattor. Tra i papabili Gennaccaro


antonella mattioli


BOLZANO. Mancano ancora due anni alle elezioni comunali - si vota nel 2025 - ma la sentenza della Corte costituzionale apre con largo anticipo i giochi per la successione di Renzo Caramaschi.

I giudici della Consulta - accogliendo il ricorso dell’allora presidente del consiglio dei ministri Mario Draghi contro una legge della regione Sardegna dichiarata illegittima - hanno ribadito che i sindaci dei Comuni con meno di 5 mila abitanti possono svolgere fino a tre mandati consecutivi e i sindaci degli altri Comuni solo due. Chi si trova in questa situazione in Alto Adige sono quattro sindaci che sono già al secondo mandato: oltre a Caramaschi, Christian Bianchi (Laives), Roland Griessmair (Brunico), Peter Brunner (Bressanone).

La sentenza non è immediatamente applicabile in Trentino Alto Adige, dove indipendentemente dal numero di abitanti, sono consentiti fino a tre mandati consecutivi. Serve una legge che la recepisca.

La situazione è delicata e la prossima settimana - ha anticipato l’assessore regionale Lorenzo Ossanna - la giunta regionale si occuperà del caso. ma anche nell’ipotesi in cui si decida di non recepire quanto stabilito dalla Corte costituzionale, è difficile credere che qualcuno scelga di candidarsi andando incontro a ricorsi dall’esito pressoché scontato.

In questa situazione, del tutto imprevista e imprevedibile fino a qualche giorno fa, per Caramaschi potrebbe diventare più complicato tenere assieme l’attuale maggioranza per altri due anni.

La stessa giunta, in autunno, potrebbe subire dei cambiamenti a partire dal numero due del comune. Luis Walcher, vicesindaco, si candida alle provinciali del 22 ottobre ed è praticamente certa la sua elezione.

Per il successore, la svp potrebbe optare per una soluzione interna al gruppo consiliare oppure puntare su un esterno: si fa il nome di Elmar pichler rolle, che è già stato vicesindaco a bolzano.

Il centrodestra e Bianchi

«Nel 2020 il centrodestra mi aveva chiesto di candidarmi a sindaco di Bolzano, io però avevo deciso di fare il secondo mandato a Laives». Ma dopo la sentenza della Consulta, lo scenario è completamente diverso per Christian Bianchi. Nei mesi scorsi si era parlato di una sua possibile candidatura alle prossime provinciali alla guida di una lista delle Civiche di centrodestra. Poi però, è calato il silenzio, perché non si è trovato l’accordo e il primo a defilarsi era stato Roberto Zanin, sfidante di Caramaschi alle ultime comunali.

Adesso si scopre che Bianchi non può fare il terzo mandato consecutivo nello stesso Comune, ovvero Laives; potrebbe però correre a Bolzano. Dalla sua ha una lunga esperienza amministrativa e conosce molto bene il capoluogo, visto che ha l’ufficio in piazza Walther.

Attenzione però che se nel 2020 a dettare le regole del gioco nel centrodestra era stata la Lega, per le prossime comunali - se continua il periodo d’oro di Fratelli d’Italia - sarà il partito di Giorgia Meloni a dirigere le danze. Ma - come da tradizione - per il centrodestra potrebbe essere ancora una volta difficile trovare un candidato vincente. Più facile al momento giocarsi la corsa per le provinciali. Chi ci crede veramente è Anna Scarafoni, consigliera comunale di FdI: «L’idea di andare in Provincia mi attira molto e sono pronta a candidarmi. Mentre non sono assolutamente interessata ad un’eventuale corsa per la poltrona di sindaco. Per quella ci vuole una persona con esperienza amministrativa». Tra i potenziali aspiranti alla successione a Caramaschi, c’è anche Angelo Gennaccaro, attualmente alla guida di una lista civica, con un’ esperienza maturata nei dieci anni da assessore. Negli ultimi mesi sembrava più orientato a scendere in campo per le provinciali, ma il nuovo scenario potrebbe indurlo a rivedere i piani.

Il centrosinistra e Fattor

Chi invece non correrà alle provinciali d’autunno è Stefano Fattor: l’assessore del Pd non ha mai fatto mistero di puntare direttamente alla poltrona di sindaco.

Tra i papabili - all’interno di un possibile schieramento di centrosinistra - anche l’assessore Juri Andriollo, pure lui del Pd che però si dice preferirebbe entrare in consiglio provinciale tanto che, il 22 ottobre, la sua candidatura è data per certa.

Il ruolo di consigliere si potrebbe conciliare meglio con la sua professione di avvocato; mentre il “mestiere” di sindaco è totalizzante. Si può ipotizzare anche un “ritorno” di Sandro Repetto, già assessore in comune, che ne 2016 aveva perso per pochi voti le primarie con Caramaschi. Per il momento però punta alla rielezione in consiglio provinciale (sarà capolista del Pd), sperando che il suo partito faccia due consiglieri ed entrare così in giunta.

Difficile, almeno per ora, immaginare possibili candidati alla poltrona di sindaco tra i verdi che, benché siano dati con il vento in poppa da tutti i sondaggi per le provinciali, fanno una gran fatica a trovare candidati italiani. a meno che non si decida di scommettere sull’assessora Chiara Rabini.

 













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