Corsa contro il tempo per sistemare le piste

Ancora problemi su alcuni percorsi sciistici soprattutto dell’alta val Pusteria. Tutto ok sull’Alpe di Siusi e in val d’Isarco. In Alta Badia aperti 45 impianti su 53


di Ezio Danieli


BOLZANO. Ieri, dopo due giorni di pioggia e neve, è tornato uno splendido sole. Molti, soprattutto fra gli ospiti, hanno potuto sciare su piste ben preparate. Ma la situazione degli impianti a fune è ancora condizionata dall'eccezionale nevicata del giorno di Natale e di Santo Stefano. Sul Plan de Corones tutti gli impianti, e di conseguenza le piste, sono agibili ad eccezione della Erta che è franata giovedì sera verso valle. A causa della pioggia e del fondo instabile per la neve caduta, si è staccato un pezzo di pista di 30 metri e con un'altezza di 80 centimetri. Già nella giornata di ieri uomini e mezzi hanno iniziato il lavoro di ripristino che dovrebbe concludersi entro la giornata di domani, confidando nell'abbassamento delle temperature annunciato per lunedì.

Più difficile la situazione in Alta Pusteria dove - a causa soprattutto delle difficoltà di accesso a Sesto - restano bloccati gli impianti della Croda Rossa e, parzialmente, anche dei Baranci. Non si scia neppure a Passo Monte Croce. Meno complicata la situazione in val Gardena dove restano chiusi alcuni piccoli impianti dove si sta procedendo alla sistemazione delle piste. Riparato anche il guasto tecnico registrato sulla nuova ovovia Dantercepies; tutti aperti gli impianti sull'Alpe di Siusi come in val d'Isarco ad eccezione delle seggiovie più piccole come quella di Velturno e di Maranza; tutti aperti gli impianti a Carezza nonostante l'abbondante nevicata; stessa situazione ad Obereggen dove, a causa del pericolo di caduta valanghe, fino a ieri sera era chiusa soltanto la pista Oberholz. In Alta Badia sono aperti 45 su 53 impianti. Restano bloccati la funivia del Boè e gli impianti di passo Campolongo (oltre a quello del Vallon) che sono alimentati dalla corrente che arriva da Arabba dove, come nella zona di Cortina d'Ampezzo, fino a ieri sera persisteva il black out. Si sta lavorando per il ripristino della corrente elettrica e gli impiantisti della zona, oltre che quelli badioti, sperano nel "miracolo" di rimetterli in servizio per la giornata odierna.

Ovviamente c'è bisogno, ovunque, di garantire la massima sicurezza in pista per cui bisognerà aggiungere ulteriore lavoro prima che nevichi un'altra volta (precipitazioni sono previste fra questa sera e domani su tutto l'arco dolomitico). La mancanza di corrente soprattutto nella zona di Arabba e di Cortina ha costretto alla chiusura, in entrambi i sensi, del Sella Ronda. Il circuito lo si può comunque fare a tratti, per esempio dalla Gardena all'Alta Badia e viceversa. Resta chiusa, sempre per mancanza di corrente, anche la funivia che da passo Falzarego sale sul Lagazuoi e che è parte integrante del giro della Grande Guerra che dunque è, per il momento, impraticabile. Nessun problema viene segnalato nelle 15 stazioni sciistiche di Ortler Skiarena dove la precipitazione nevosa di Natale è stata più contenuta ad esclusione della val d'Ultimo e della zona di Plan in alta Passiria: nonostante il metro di neve caduta, gli impiantisti garantiscono l'apertura, da oggi, di tutti gli impianti.

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