Costi della politica, ecco i conti Sforbiciata per i gruppi consiliari

Presentato ai partiti il nuovo regolamento sul finanziamento previsto dal «decreto Monti» Provincia, la Svp passa da 297 a 103 mila euro, ma il Consiglio si farà carico degli impiegati



BOLZANO. Una drastica sforbiciata ai fondi dei gruppi consiliari. È questa la cura dimagrante presentata ieri ai capigruppo del consiglio provinciale dal presidente Maurizio Vezzali. La Svp, la formazione più consistente con 18 consiglieri, passerà dagli attuali 297 mila euro all’anno a 103 mila euro. Ancora più forte, in proporzione, è il taglio previsto per un gruppo con 5 consiglieri come i Freiheitlichen, da 108 mila euro a 28 mila euro.

Il quadro va però completato con il capitolo del personale dei gruppi stessi: oggi gli impiegati vengono pagati dai gruppi. Con la nuova organizzazione il finanziamento sarà a carico del Consiglio stesso. E alla fine allora la spesa sarà addirittura superiore alla attuale. Oggi i gruppi ricevono in tutto 756 mila euro, personale compreso. Domani riceveranno 200 mila euro per il proprio funzionamento (cifra calcolata in base alla composizione attuale), più 630 mila euro per il personale a carico del Consiglio. Si arriva così a 830 mila euro contro gli attuali 756 mila euro di oggi. 74 mila euro in più. Il nuovo assetto garantirà però la massima trasparenza.

Anche il consiglio provinciale di Bolzano deve applicare il decreto Monti di riduzione dei costi della politica. Lo farà con un ritardo di alcuni mesi rispetto alle altre Regioni, grazie alla deroga accordata alle «speciali» dalla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative. Ieri per la prima volta Vezzali ha presentato ai capigruppo le tabelle con le modifiche previste al regolamento sul finanziamento dei gruppi. Una prossima riunione sarà dedicata al capitolo delle indennità di Consiglio e giunta provinciale. Il tutto dovrà essere poi approvato dal consiglio provinciale. Il nuovo regime entrerà in vigore dalla prossima legislatura. L’applicazione del decreto Monti prevede che i gruppi consiliari ricevano 5000 euro all’anno per componente, più una quota di 0,05 euro calcolata per abitante altoatesino spalmata in base alla consistenza dei gruppi (25 mila euro in tutto). Per fare un confronto, oggi i monogruppi come Alto Adige nel cuore, Unitalia, Lega o BürgerUnion incassano 37 mila euro al’anno, 3000 euro al mese. Una bella differenza. Come detto, a questa cifra fortemente ridotta si aggiungeranno però a parte i costi del personale. Qual è il vantaggio allora? Si riducono i margini di discrezionalità, anche se la legge Unterbeger ha già introdotto la rendicontazione. Mauro Minniti (La Destra) aggiunge: «Il decreto Monti è nato non per realtà virtuose come la nostra, ma per Regioni con spese folli. Ci sono Consigli che spendono al mese i nostri 700 mila euro all’anno». Nella seduta di ieri Minniti ha chiesto di inserire nel regolamento la possibilità di chiamare ai gruppi impiegati della pubblica amministrazione in trasferimento temporaneo. (fr.g.)

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