Commercio

Covid, mercati cancellati: scoppia la protesta degli ambulanti 

Diversi Comuni hanno deciso di annullare gli eventi già programmati. Il presidente della categoria Maurizio Albertin: «Una decina di casi, con ripercussioni economiche pesanti»



BOLZANO. Una decina di mercati cancellati. Questo lo scenario che preoccupa gli ambulanti altoatesini a fronte di disdette che stanno arrivando con regolarità dai Comuni più piccoli.

Il momento difficile sembra non finire mai. Per motivi di sicurezza le fiere autunnali ed i mercati vengono facilmente eliminati. E’ successo in diversi paesi altoatesini: da Malles a Cornaiano passando per Glorenza (solo per citare alcuni).

«Siamo molto delusi, costernati e anche preoccupati – le parole di Maurizio Albertin, presidente Anva Confesercenti Alto Adige – perché le norme ci consentirebbero anche di lavorare ma le cancellazioni arrivano ugualmente. Non riusciamo a capire come mai si continui a colpire soprattutto il nostro settore ».

Una raffica di provvedimenti pesanti che arriva in un momento delicato per gli ambulanti. «Gli operatori del settore sono stati già duramente colpiti dalle chiusure degli scorsi mesi ed è ancora più difficile ripartire visto quello che sta accadendo. I sindaci hanno deciso di cancellare degli eventi di rilievo sia per noi sia per le comunità dei paesi» puntualizza ancora il presidente dell’Anva.

I problemi pratici, infatti, potrebbero essere affrontati con maggiore piglio e, soprattutto - secondo gli operatori del settore - salvaguardando il lavoro dei commercianti che sono già duramente provati dai mesi scorsi e dalle chiusure imposte quando la pandemia ha toccato picchi anche drammatici.

«Fiere e mercati si possono svolgere nel rispetto delle prescrizioni anti Covid - afferma ancora Maurizio Albertin, presidente Anva Confesercenti dell’Alto Adige - ma alcune amministrazioni hanno ritenuto eccessivamente problematico o oneroso trovare nuove collocazioni per i banchi, transennare l’area dei mercati o istituire un servizio di controllo dei green pass.

E così invece di trovare un sistema per garantire maggiore sicurezza a tutti hanno preferito annullare l’evento con tutte le conseguenze del caso. Se al posto di investire risorse per lo svolgimento in sicurezza si preferisce annullare gli eventi i danni ai venditori non possono che essere rilevanti».

Le cancellazioni sono arrivate con il nullaosta della Provincia in diversi casi.

«Va detto – ribatte Albertin – che ci sono Comuni che, al contrario, hanno fatto sforzi notevoli per organizzare mercati autunnali. Manifestazioni che si sono svolte in piena sicurezza e senza alcun problema. E’ la dimostrazione che basterebbe un esercizio di buona volontà per rispettare le normative e salvare i mercati».

L’ultimo aspetto riguarda la tempistica.

«Le disdette non comportano solo mancati guadagni ma vere e proprie perdite nella programmazione dei rifornimenti. A cascata colpiscono pure fornitori e grossisti. Ci auguriamo che in futuro non accada più e che tutti gli eventi già in programma vengano confermati». Tutto il settore interessato rimane in allarme per un cambio di passo che per ora non è stato annunciato.













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