Crisi di Laives, la Svp: «Quelle deleghe sono nostre»

Nei prossimi giorni il direttivo comunale Svp si riunirà per analizzare la grave situazione politica venutasi a creare con la revoca delle competenze all'assessore Georg Zelger da parte dei sindaco


Bruno Canali


LAIVES. Nei prossimi giorni il direttivo comunale Svp si riunirà per analizzare la grave situazione politica venutasi a creare con la revoca delle competenze all'assessore Georg Zelger da parte dei sindaco Liliana Di Fede. «Indubbiamente per noi è uno smacco - dichiara l'Obmann Hans Joachim Dalsass - ancor più grave perché senza preavviso, quando noi auspicavamo invece di attendere ancora qualche giorno, così da conoscere il parere del presidente Durnwalder sulla cittadella. Come reagire lo stabilirà quindi il direttivo del partito che riunirò probabilmente già mercoledì. Sia chiaro comunque che le competenze su urbanistica e viabilità, tolte a Zelger, sono comunque nostre».

L'assessore Georg Zelger a sua volta accusa Liliana Di Fede di scarsa democraticità: «È un pretesto, quello assunto dal sindaco per togliermi le competenze su urbanistica e viabilità - dice - perché non è vero che io abbia mai agito contro la volontà di realizzare il nuovo lido. In merito alla proposta alternativa presentata dal Bauernbund, mi sono limitato a dire che potrebbe essere condivisibile e che comunque, essendo una proposta diversa, va approfondita e valutata. Se basta questo per togliere le competenze non posso che essere molto perplesso e avere dubbi sulla reale democraticità del primo cittadino. Ricordo soltanto che da anni la Svp ha detto si ad un nuovo lido, purchè questo non significhi case al posto di quello vecchio».

Oltre al braccio di ferro con la Svp, che potrebbe portare anche ad una sfiducia verso il sindaco, per Liliana Di Fede contemporaneamente si è aperto un altro fronte di crisi, questa volta tutto interno al Pd. Il consigliere Roberto Ceol infatti è uscito dal partito e si è dichiarato indipendente: «Rimango comunque nella maggioranza - ha spiegato Ceol - ma con assoluta libertà di scelta secondo coscienza per quanto riguarderà le votazioni in aula». Liliana Di Fede ha preso atto dell'uscita di Ceol dal Pd e si limita a dire che ne parlerà in maggioranza.

«In questo momento ad ogni modo sono altri i problemi che mi preoccupano - ha aggiunto -. Prendo atto che il consigliere Ceol esce dal Pd ma non dalla maggioranza. Ritengo che su questi aspetti si possa ancora discutere con lui ma, lo ribadisco, in questo momento sono ben altre le "burrasche" politiche che mi preoccupano». A Roberto Ceol si rivolge anche l'assessore Dario Volani (Idv) per dargli atto di impegno personale ed esperienza politica.

«Quello che però non ha funzionato - aggiunge Volani - è il suo modo di affrontare le cose, spesso sopra le righe, con forzature eccessive, al limite dell'accettabilità. Su tante questioni da lui sollevate non è vero che c'è stato immobilismo». Questione di pochi giorni e si capirà meglio anche il destino dell'amministrazione Di Fede: entro fine mese il presidente Durnwalder dovrebbe dare un verdetto definitivo in merito al progetto di cittadella sportiva e nel frattempo, dalla riunione del direttivo Svp, dovrebbe uscire quello sulla clamorosa revoca delle deleghe all'assessore Georg Zelger: cercare faticosamente una convergenza su basi nuove che possa salvare il salvabile, o togliere l'appoggio dei 6 consiglieri Svp al sindaco, il che significherebbe la fine anticipata della legislatura.

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