l’incontro

Cura dimagrante per la Svp

Assemblea della base: tagli al personale e riorganizzazione



BOLZANO. Philipp Achammer ha convinto la base della Svp. Duecento Ortsobleute riuniti ieri a Nalles hanno dato il via libera alla riforma presentata dall’Obmann. «Nessuno voto contrario, in un clima positivo, e lo dico per davvero. La base apprezza la trasparenza con cui viene gestita questa fase», riassume il segretario organizzativo Manuel Massl. La riorganizzazione della Svp procederà su tre binari: razionalizzazione finanziaria, riscrittura dello statuto per alleggerire l’assetto dei gruppi interni, elaborazione del nuovo programma. Resta il punto dolente del tesseramento in calo. La campagna verrà chiusa il 10 ottobre e lì si capiranno le dimensioni della fuga degli iscritti. In alcune aree si parla di un crollo del 30 per cento. Un meno 10 per cento sembra la norma. I referenti locali ieri hanno raccontato la difficoltà di portare avanti il tesseramento con un caso vitalizi che nella base è ancora sentito. Achammer ha esortato all’unità: «Tutti noi siamo la Svp, nel bene e nel male. Solidarietà, lealtà e coesione devono essere le basi di un partito come la Svp». Dal presidente provinciale Arno Kompatscher un appello al realismo: «Stiamo ancora meglio di molte regioni italiane, dell’Austria e della Germania». Herbert Dorfmann ha presentato il piano «urgente» di risanamento finanziario: «Il finanziamento pubblico va ad esaurimento, abbiamo un forte indebitamento e la struttura costa troppo». Oltre alla vendita del bar di via Brennero e della sede di Brunico, verranno ridotti di un terzo i costi del personale e della gestione. «Contiamo di non licenziare nessuno», annuncia Dorfmann. Su 16 dipendenti, si prospetta l’uscita di cinque per prepensionamenti o altri incarichi. Infine l’avvertimento di Dorfmann sul contributo chiesti agli eletti: «Chi non paga, non potrà candidarsi alle comunali». (fr.g.)

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