Da gennaio via l’Imi sulla prima casa

Approvata la legge in consiglio provinciale. I Comuni verranno risarciti. Salta invece l’agevolazione per i palazzi invenduti


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Adesso l’Imi per la prima casa, purché non di lusso, è cancellata. È stata approvata ieri in consiglio provinciale la legge di assestamento del bilancio 2015. Al suo interno, come annunciato, la giunta ha inserito una modifica ai criteri per la detrazione sulla prima casa, per rendere di fatto «tombale» l’esenzione dal 2016. Il presidente provinciale Arno Kompatscher aveva ricordato che la precedente legge provinciale sull’Imi non aveva raggiunto l’obiettivo prefissato dell’esenzione generale per le prime abitazioni non di lusso. Le novità introdotte nella legge approvata ieri (la n.48) consistono nell’aumento da 7 a 10 del numero di vani esenti, nella maggiorazione dal 15 al 30% dell’importo della detrazione, e di una maggiorazione delle detrazioni previste per i figli minorenni, a partire dal terzo. La modifica dei parametri comporterà un minore gettito di 10,9 milioni di euro per i Comuni. L’assesore Schuler ha ribadito in aula che la cifra verrà compensata dalla Provincia. La discussione di ieri ha riservato una sorpresa. È stato approvato un emendamento sostenuto da Freiheitlichen, Verdi e Movimento 5 Stelle che non farà piacere ai costruttori. È stata cancellata l’agevolazione sull’Imi per tre anni prevista dalla legge a favore di fabbricati messi in vendita e fermi sul mercato. I Comuni avrebbero potuto esentare del tutto i fabbricati di questo tipo. «Giusto cancellare quella agevolazione pensata dalla giunta: dover pagare l’Imi “piena” sui palazzi ultimati ma non venduti agevolerà l’immissione sul mercato degli immobili», sottolinea soddisfatto Hans Heiss (Verdi). «Prima di agevolare i costruttori, avremmo una lunga serie di categorie da sostenere», aggiunge Paul Köllensperger (M5S). Altra novità riguarda i fabbricati di interesse storico o artistico (non utilizzati a fini commerciali): l’aliquota dell’Imi verrà ridotta al 50%. La legge consente ai Comuni di elevare l'aliquota per le seconde case dall'attuale 1,26 all'1,56. Viene prevista l'aliquota dello 0,2 per le scuole dell'infanzia paritarie e le cooperative di scuole dell'infanzia convenzionate. Esentati, altra novità di ieri, gli immobili di cooperative culturali no profit.Un articolo della legge modifica l’ordinamento del personale della Provincia, prevedendo tra l’altro un termine di 18 mesi per quello della struttura dirigenziale. Elena Artioli (Team Autonomie) ha proposto che non ci siano oneri a carico della Provincia per incarichi a pensionati dell’amministrazione (respinta). La legge, approvata con 19 sì, 4 no e 10 astensioni, contiene anche interventi in materia di risparmio energetico, la norma disciplina delle piccole e medie derivazioni d'acqua per la produzione di energia elettrica.

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