Da Roma una stangata da 354 milioni

Questa la cifra che la Provincia dovrà risparmiare nel 2012. Durnwalder: trattiamo


Maurizio Dallago


BOLZANO. Manovra «lacrime e sangue» quella varata ieri dal governo (45 miliardi di euro in due anni). Una stangata anche per le autonomie speciali. Risparmi di spesa nel 2012 pari a 354 milioni di euro per la Provincia di Bolzano. In parole povere tagli al bilancio alla voce «uscite». Una cifra analoga per il vicino Trentino. Ed il salasso potrebbe anche essere maggiore se a questa cifra si aggiunge la volontà di Palazzo Chigi, tesa a recuperare l'anno prossimo altri due miliardi dalle Regioni a statuto speciale, come ha detto ieri il governatore lombardo Formigoni.

«Trattiamo»: è la parola d'ordine del presidente Durnwalder, sottolineando «l'illogicità della volontà governativa per una Provincia che non assume mutui e non è indebitata». Un paradosso, come evidenzia Roberto Bizzo, «se con questa manovra aumenteranno alcune tasse». «Ciò significa che il loro gettito, tornando per nove decimi in Alto Adige, farà lievitare lo stesso bilancio rispetto alle previsioni per l'anno prossimo», spiega l'assessore provinciale competente. Ma i soldi non si potranno spendere. Le autonomie sono pronte a fare la loro parte, «ma secondo il principio di equità», come affermano sia Durnwalder che il suo collega trentino Dellai.

RISPARMI DI SPESA. Prima del Consiglio dei ministri di ieri sera, il governo aveva incontrato alcuni rappresentanti di Regioni e Province autonome, tra i quali il governatore trentino Lorenzo Dellai. Palazzo Chigi annuncia le linee generali del decreto con le misure anticrisi. «Per quanto ci riguarda si tratta di un'anticipazione degli oneri già previsti dalla manovra approvata ad inizio estate, nella parte riferita al 2013, che verrebbe accorpata al 2012», spiega Dellai. Di conseguenza, per effetto di questa anticipazione, il peso del Patto di stabilità viene ad essere accresciuto nel 2012.

In soldoni che significa? Prendiamo la Provincia autonoma di Bolzano. Il Patto di stabilità in vigore per l'anno in corso prevede risparmi di spesa per 59 milioni di euro che diventavano 118 nel 2012 ed altrettanti l'anno successivo. Con l'ultima manovra di poco più di un mese fa si è deciso di raddoppiare la quota per il 2013, ovvero portare i risparmi per il bilancio provinciale a 236 milioni. Ieri, il governo ha stabilito di anticipare all'anno prossimo quest'ultima cifra, accorpandola ai 118 milioni già in capo al 2012, per un risparmio di spesa pari a 354 milioni di euro complessivi.

DURNWALDER. Il presidente altoatesino si è sentito ieri per telefono con il suo collega Dellai. «Mi ha riferito dell'anticipazione degli oneri 2013 al 2012. Come già per la manovra precedente non resta che trattare, giudicando però poco logica questo tipo di scelta per una Provincia come la nostra che non ha debiti e quindi si trova in una posizione diversa rispetto allo Stato», dice il governatore altoatesino. «Questo non significa che le Province autonome non vogliono fare la loro parte, perché tutti devono dare il loro contributo, ma c'è modo e modo», ancora Durnwalder.

BIZZO. L'assessore provinciale al bilancio solleva il caso del paradosso legato alle maggiori entrate che con questa manovra «ci saranno per il bilancio provinciale, dato l'aumento di alcune tasse» ed al tempo stesso «la volontà di limitare le spese della Provincia nel 2012». «È vero che siamo sulla stessa barca e che il Paese ha bisogno di rimettersi in piedi, ma la manovra appare colpire in modo inadeguato gli enti locali, pagando ritardi di un governo che per anni non ha combinato niente», conclude Roberto Bizzo.

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