Da Schullian le foto di Ibi, arrivata in Italia in cerca di un futuro

BOLZANO. Fino al 10 giugno alla floricultura Schullian (negli orari di apertura) si può vedere la bellissima mostra «Ibi» della fotografa africana Ibitocho Sehounbiatou. “Ibi” è la prima mostra in...



BOLZANO. Fino al 10 giugno alla floricultura Schullian (negli orari di apertura) si può vedere la bellissima mostra «Ibi» della fotografa africana Ibitocho Sehounbiatou. “Ibi” è la prima mostra in Italia dedicata ad un'artista migrante irregolare ed è composta da circa 30 scatti divisi in tre sezioni: autoritratti, fotomontaggi, realtà. La mostra è stata portata a Bolzano da «Liscià_donne che raccontano donne», un progetto che intende dare voce alle storie e ai vissuti andando ad indagare le varie sfaccettature dell’identità delle donne nell’ottica della promozione di una cultura di genere. Ibi Sehounbiatou è nata in Benin nel 1960, ha avuto tre figli e nel 2000 in seguito a seri problemi economici ha scelto di affrontare un grande rischio per cercare di dare loro un futuro migliore. Li ha lasciati con sua madre e ha accettato di trasportare della droga dalla Nigeria all’Italia. Scoperta, ha scontato 3 anni di carcere a Napoli. Una volta uscita, Ibi rimane in Italia senza poter vedere i figli e la madre per oltre 15 anni. Così per far capire loro la sua nuova vita decide di iniziare a filmarsi. Racconta se stessa, la sua casa a Castel Volturno dove vive con un nuovo compagno, e l’Italia dove cerca di riavere dignità e speranza. Dalle immagini che Ibi ha realizzato è nata questa mostra.













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