Dal savannah al caracat Il felino ibrido è una moda

Il gattopardo altoatesino è solo un esempio di un trend che in Europa è in crescita Variano le dimensioni e le qualità caratteriali, ma rimangono di indole selvatica


di Alan Conti


BOLZANO. Il gattopardo ha ammaliato e spaccato gli altoatesini: chi ne è rimasto incantato e chi lo considera una follia. Una sorta di novello stregatto.

In realtà gattopardo è un termine improprio perchè Chiku è un savannah F1. In termini scientifici, dunque, fa parte della categoria dei felini ibridi. In larga parte vietati in Italia, ma autentico trend in altre zone d'Europa. L'Inghilterra per esempio, sta registrando un interesse sempre crescente attorno a queste specie che vengono tenute in casa alla stregua di un qualsiasi Micio.

Il savannah, per dire, è un incrocio tra un gatto domestico e un serval e, nella categoria, viene considerato come il più sociale e affettuoso tra tutti. L'unico inconveniente è una costante scarica di energia da sfogare, mentre la curiosità è che ama urinare nell'acqua. E' possibile, dunque, insegnargli a usare il wc anziché la lettiera.

Il parametro F1 posizionato al fianco del nome della specie indica la distanza di generazione dall'animale selvatico di origine: Chiku, per esempio, ne è figlio diretto ma la sua eventuale discendenza andrebbe classificata come savannah F2. Difficile, comunque, procedere per molti gradi perchè di solito, almeno nei primi stadi, gli esemplari tendono a essere sterili.

Tra gli altri ibridi l'ashera (gatto con bengala o serval) è il più caro perchè ipoallergenico con costi ben oltre i 20.000 euro e il caracat (gatto con lince) pesa oltre 15 chili :in alcuni Paesi non può essere venduto a famiglie con figli minori di dodici anni.

Tra i più noti c'è sicuramente il bengala (gatto domestico con gatto leopardo) che ha il mantello molto simile a quello del leopardo e un acceso istinto predatorio con movenze da grande felino. Proprio usando il bengala come elemento d'incrocio, invece, si ottengono il serengeti, il toyger (sembra proprio una tigre in miniatura) e il meno noto cheetoh.

Particolare, infine, è anche il chausie ottenuto dall'incrocio di un gatto domestico con un gatto della giungla: parecchio grande come esemplare, ma caratterizzato da un carattere gregario e amante della compagnia, sia umana sia felina. Il più raro di tutti, infine, è il safari (gatto domestico con gatto di Geoffrey) che è un ibrido molto difficile da ottenere.

Tutti loro, comunque, non possono essere paragonati a un comune gatto perchè mantengono un’indole collegata alle loro origini selvatiche. Per coccole, fusa e compagnia meglio rivolgersi a Micio.

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