De Lorenzo: «Tornerò con una civica moderata»
L’ex assessora e Bonvicini al lavoro per una lista dopo la rottura con Elena Artioli Possibile un’alleanza con la Svp: «I partiti maggiori restano fondamentali»
BOLZANO. Non hanno intenzione di farsi da parte. L’ex assessore Claudia De Lorenzo, Matteo Bonvicini e un piccolo gruppo di eletti della Lista civica per Spagnolli si riorganizzano, dopo la rottura con Elena Artioli e Claudio Degasperi, pure impegnati a costruire una lista per le elezioni comunali. Si ipotizza un possibile collegamento di De Lorenzo (mistilingue) e Bonvicini con la Svp, se verrà deciso l’affiancamento della lista ufficiale con una civica. Ma proprio Claudia De Lorenzo invita a non riporre troppe aspettative sulle civiche, che al momento si annunciano copiose.
Claudia De Lorenzo, ci sarete anche lei e Bonvicini alle prossime comunali?
«Ne stiamo parlando, ci vedremo anche in questi giorni. Siamo rimasti un piccolo gruppo della Civica per Spagnolli, io, Matteo, l’ex consigliere comunale Silverio Barbieri, i consiglieri di circoscrizione Diego Massardi e Alessandro Profaiser. Ci dà una mano anche Mauro Bertoldi, che porta la sua esperienza. La voglia c’è. Siamo convinti che ci sia bisogno di persone nuove, moderate, che diano un appiglio a quel mondo di centro che è sempre più lontano dalla politica. Il punto è che la campagna elettorale sarà pesante».
Cosa intende?
«Mi aspetto una campagna elettorale aggressiva. Non tanto da parte dei partiti principali, Svp e Pd, quanto da parte delle civiche. Ce ne saranno diverse, in competizione tra loro, gruppi e gruppetti, ritorni e provocazioni... Il punto è che le civiche sono servite in una certa fase, perché hanno dato una scossa ai partiti. Adesso credo che sia arrivato il momento che i partiti principali si riorganizzino, perché il sistema democratico non può funzionare con le civiche».
Se lo dice lei...
«Con le elezioni amministrative è diverso, perché ti muovi su obiettivi concreti per la città. Ma le civiche dovrebbero comunque appoggiarsi alla Svp e al Pd. Del mondo di centrodestra non si capisce bene cosa accadrà».
C’è un progetto con la Svp?
«Nulla di concreto. Vedremo se effettivamente sono intenzionati a farsi affiancare da una civica. Spero che Pd e Svp decidano in fretta la propria linea. Così anche i gruppi minori potranno organizzarsi».
Perché avete rotto con Elena Artioli?
«È stata molto dura la polemica sul mio “ritardo” nel dare le dimissioni dalla giunta. I colleghi sono stati solidali con me. Non è stata una rottura eclatante, è venuta spontanea». (fr.g.)
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