Bolzano

Denuncia di violenza sessuale: archiviata. «Che amarezza»

Il racconto di una bolzanina: «Molestata in pieno centro a Bolzano. Denunciare? Lo rifarei. Piazzare telecamere ad ogni angolo non basta»



BOLZANO. «Questa mattina mi è stata notificata dalla Procura di Bolzano la richiesta di archiviazione per un procedimento contro ignoti, in quanto parte offesa. A dicembre avevo presentato una denuncia per violenza sessuale. Tornando a casa a piedi, una sera, intorno alle 23, un tizio in bici - con tanto di seggiolino per un bimbo montato dietro - mi aveva palpeggiata e molestata. Non in zona industriale, ma alla fine di ponte Talvera, in pieno centro». Inizia così, il lungo post che una donna bolzanina ha affidato ai social per raccontare del brutto episodio di cui era rimasta vittima qualche mese fa e per esprimere la sua amarezza per l'archiviazione.

Nel post, in cui racconta anche di essere stata seguita da lontano dal suo aggressore, che voleva evidentemente capire in quale direzione lei stesse andando, la donna spiega di aver ingenuamente pensato «che in una città tappezzata di telecamere, sbandierate come panacea di tutti i mali, lo avrebbero prima o poi identificato. In ogni caso, speravo che oltre a fare statistica, servisse a evitare il ripetersi della situazione: dubito che chi commette qualcosa del genere lo faccia una sola volta e con una sola persona». Considerazioni amare che, però, non scalfiscono minimamente le convinzioni della bolzanina.

«Denuncerei ancora - scrive -, con tutta la pesantezza del caso: di dover ripetere dieci volte quello che è successo, di doverci ripensare e ripensare, di ripercorrere con altre persone quei momenti sentendomi anche stupida per aver agito in un modo piuttosto che in un altro».

Sicurezza, ha spiegato poi, dettata dalla grande fiducia nei confronti della Procura e dei carabinieri e anche da un altro aspetto: «Ho denunciato e ne parlo oggi perché anche mi sento abbastanza strutturata e sicura da poterlo fare, mentre so che tante donne si sentono sopraffatte dalla paura e rinunciano a farsi avanti».

Il post si conclude comunque con una nota polemica: «Quello che non sento mio, invece, dopo questa vicenda, è il racconto semplicistico di una città dove per risolvere tutti i problemi basta piazzare telecamere a ogni angolo di strada».













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