Diocesi, «terremoto» nelle parrocchie

Cambio a Regina Pacis, Sacra famiglia e San Pio X. Il vescovo conferisce il doppio incarico ai sacerdoti più giovani


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Accorpamento dei servizi e aumento della produttività: è questa la strategia adottata dalle imprese per ridurre i costi del personale e fronteggiare la crisi. Qualcosa di analogo sta avvenendo nella Chiesa, per fronteggiare l’aumento esponenziale dell’età dei sacerdoti e la crisi di vocazioni. Questo spiega gli avvicendamenti e le nuove nomine fatte dal vescovo Ivo Muser che avranno effetto a partire dal 1º settembre. Il piano prevede una sorta di accorpamento di parrocchie e il prolungamento dell’attività dei sacerdoti.

Regina Pacis. Dopo 18 anni lascia il parroco Olivo Ghizzo e al suo posto arriva Andrea Bona, 45 anni, che continuerà a ricoprire il ruolo di parroco della Visitazione. “Raddoppia” anche don Gianpaolo Zuliani: il parroco di Don Bosco dovrà farsi carico di San Pio X.

«Bisognerà rivedere e riorganizzare un po’ tutti i servizi - anticipa don Bona - perché attualmente ci sono tre sacerdoti per due parrocchie, Regina Pacis e Visitazione. Da settembre saremo in due».In partenza da Regina Pacis anche Raffaele Tessari, 33 anni originario di Laives: il cappellano è stato nominato parroco alla Sacra Famiglia.

Don Ghizzo comunque non va in pensione, in quanto il vescovo lo ha nominato collaboratore della parrocchia della Visitazione.

«A 75 anni i parroci - spiega Ghizzo - rimettono il mandato nelle mani del vescovo, a me è sempre stato chiesto di rinviare la “pensione”. Adesso però che sono arrivato alla soglia degli 80 è giusto passare il testimone: il lavoro aumenta e il peso dell’età comincia a farsi sentire».

Don Ghizzo è una figura storica: è stato parroco a Don Bosco e a Tre Santi. Prima di arrivare a Regina Pacis per nove anni ha lavorato in Curia come vicario del vescovo Egger. «Ci conoscevamo da tempo e quando venne nominato vescovo mi chiese di dargli una mano, soprattutto nei rapporti con il clero italiano. Riconosco che è stata un’esperienza interessante, ma ogni giorno speravo che fosse l’ultimo. Preferisco il rapporto diretto con la gente. Come dice Papa Francesco voglio “sentire l’odore delle pecore”».

La media dell’età dei sacerdoti della diocesi Bolzano-Bressanone è di 70,2 anni,quest’anno è stato ordinato un unico sacerdote e al Seminario maggiore di Bressanone ci sono solo cinque studenti, come si esce da questa situazione: potrebbe essere una soluzione quella di concedere ai preti di sposarsi?

«A mio avviso no. Bisogna invece dare più spazio ai laici responsabili. Del resto io credo che si debba stare attenti a non clericalizzare troppo la Chiesa, visto che viviamo in una società dove il 99,9% sono laici».

In un Paese dove ci sono sempre meno vocazioni, il ruolo del sacerdote quale sarà?

«Celebrare messa, confessare e coordinare i laici che non dovranno però essere succubi del parroco».

La cosa per la quale, al termine del suo mandato di parroco, va più orgoglioso?

«La radicale ristrutturazione e la riapertura del teatro Cristallo come centro culturale di aggregazione del quartiere e di formazione dei laici».

Sacra Famiglia. Dopo 13 anni da parroco alla Sacra Famiglia di via Napoli lascia don Filippo Boninsegna, nominato incaricato della pastorale di lingua italiana della parrocchia Sant’Agostino di Gries. Prende il posto di don Paolo Rizzi che diventa viceparroco a San Pio X . «Me ne vado con un rammarico - ammette don Boninsegna - non essere riuscito a realizzare il progetto che ho accarezzato per anni, ovvero ristrutturare gli edifici fatiscenti della parrocchia di via Napoli. Ero convinto che quella che era stata individuata fosse la soluzione migliore per tutti, ma non è piaciuta né ai parrocchiani né alla Curia per cui non se n’è fatto nulla. Comunque, dopo 13 anni passati qui, è giusto che arrivi un parroco giovane com’è don Raffaele Tessari».

Appiano. Novità in arrivo anche per la comunità di lingua italiana di Appiano: lascia don Giuseppe Rizzi incaricato collaboratore nella parrocchia San Giusto di Sinigo. Al suo posto nel centro dell’Oltradige arriva Udalrico Quaresima, attuale parroco di San Pio X.

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