Dirigete ripartizione cultura, il Comune di Bolzano blocca il bando

Spagnolli annuncia: non vogliamo cause, cercheremo un accordo



BOLZANO. Ripartizione Cultura: la giunta frena. Dalla seduta di ieri non è uscito il bando per la selezione di un nuovo capo ripartizione. Il sindaco Spagnolli annuncia che intende evitare di finire in tribunale, come anticipato dalla dirigente non confermata Anna Vittorio. La procedura seguita appare sempre più attaccabile. Tensione ieri in commissione Cultura: critiche anche dalla maggioranza.
La seduta di giunta di ieri è stata quasi monopolizzata dal caso della ripartizione Cultura. C'è di tutto sul tavolo: la mancata conferma di Anna Vittorio, la polemica politica che ne è seguita (il Pdl chiede le dimissioni dell'assessore Trincanato), la minaccia di cause. In municipio si sono fissati un obiettivo: uscire con meno danni possibili dal pasticcio. L'ufficialità è affidata a Spagnolli: «Abbiamo stabilito un programma di lavori sui quali non voglio anticipare né contenuti né tempi perché le cose dovranno procedere in maniera concertata. Siccome vi sarebbero avvisaglie di giudizi incombenti, è chiaro che non posso dire nulla, confidando di evitare di andare in giudizio e trovare una soluzione che consenta al settore Cultura di avere lo slancio che merita per le prossime sfide». Ma poco più tardi in commissione Cultura Patrizia Trincanato, incalzata da richieste di chiarimento, ha detto a proposito di Anna Vittorio: «Non sarà né direttore di ufficio, né direttore di ripartizione, per adesso... La giunta sta valutando». Appunto. La giunta studia come evitare i procedimenti giudiziari. Prima di tutto si cerca di capire se non è stata rispettata la procedura di valutazione dei dirigenti prima della scadenza del mandato, come contesta Giuseppe Avolio, avvocato di Anna Vittorio. Secondo, si studia come arrivare ad un accordo con la dirigente (conferma del ruolo o nuovo adeguato incarico) e si prende tempo sul bando di selezione per un nuovo capo ripartizione. La verifica interna ha coinvolto i funzionari del settore, chiamati a colloquio. Fibrillazioni in maggioranza. Le richieste di chiarimenti in commissione sono partite da Norbert Clementi e Sylvia Hofer (Svp), che ha fatto mettere a verbale di «non condividere» la gestione della vicenda. Critici Matteo Degli Agostini (Idv), Silvano Baratta e Angelo Gennaccaro (Udc), consiglieri di opposizione come Claudio Vedovelli (5 stelle), Mario Tagnin (Pdl Berlusconi presidente), Alberto Sigismondi (Pdl). Le critiche dell'Udc suscitano retropensieri. «Non accetteremo un rimpasto di giunta», butta là Christian Tommasini (Pd), che ieri in consiglio provinciale ha chiesto a Riccardo Dello Sbarba (Verdi) di organizzare un incontro Pd-Verdi. Dello Sbarba autorizza letture dietro le quinte: «L'attacco a Patrizia Trincanato può mirare a indebolire Verdi e Prc in giunta». Sandro Repetto (Udc): «Chiederemo al Pd un chiarimento. Gli sta bene l'asse Verdi-Svp che si è creato?». (fr.g.)

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