Discarica abusiva ai piedi del Virgolo

Sacchetti gettati dai finestrini delle auto nella scarpata sopra la ferrovia. Ogni due settimane la Seab costretta a ripulire


di Davide Pasquali


BOLZANO. Chi abita oppure lavora da una vita in viale Trento conferma pienamente: prima non succedeva. E con prima, senza necessità di ulteriormente specificare, in zona si intende prima dell’avvio della nuova raccolta rifiuti basata sul bidoncino condominiale del residuo chiuso a chiave e la contestuale sparizione dei cassonetti comuni per strada. Comunque sia, il fatto è incontrovertibile: un’intera scarpata piena di sacchetti di immondizie, abbandonati da chi non vuole adeguarsi al nuovo sistema di raccolta. Li gettano giù dai finestrini delle auto, dopo aver percorso le prime centinaia di metri della ripida via Calvario.

L’unico aspetto a lasciare veramente interdetti è la logistica dell’abbandono. Siamo ai piedi del Virgolo, all’altezza delle serre della giardineria Tononi. Se ci si ferma e si volge lo sguardo in alto, sopra i binari della ferrovia, si vede la scarpata del Virgolo. Sopra corre la strada, stretta ed erta, che da via Piè di Virgolo conduce al Calvario e all’omonima chiesa. La strada è stretta e non c’è spazio per girarsi. Eppure, qualcuno trova il modo di salire, aprire il finestrino, lanciare che nemmeno a Napoli, voltare l’auto e ridiscendere. Per farlo, bisogna salire almeno fino alla chiesetta, ma il gioco evidentemente vale la candela, a giudicare dalla quantità di sacchetti abbandonati nel boschetto. È sempre così, ultimamente, racconta un lavorante della giardineria ai piedi della scarpata. E lo racconta mentre raccoglie da terra uno zainetto lercio. «I rifiuti più leggeri, quando c’è vento, vengono trasportati fino a qui». E tocca raccoglierli. I residenti raccontano: chiamata la polizia e pure la Seab «ma non fanno niente». D’altronde, «come dargli torto. Una volta ripulito il tutto, dopo un paio di settimane ritorna tutto come prima». E per ripulire si rischia l’osso del collo, perché il bosco è ripido, assai.

Ma non è mica finita qui. Un’altra la racconta il consigliere comunale Claudio Della Ratta. «Se da una parte il pendolarismo dei rifiuti è stato mitigato dai bidoni condominiali previsti dal nuovo piano rifiuti, dall’altra sta producendo un incremento dell'abbandono dei sacchetti contenti rifiuti in determinate zone della città, specie all'ingresso della stessa, come ad esempio nelle vicinanze della galleria del Virgolo. Imponente, infatti, la quantità di sacchetti di immondizie ritirati dal servizio strade della Provincia lungo le arterie che corrono verso l'ingresso della città».

Intanto, per evitare l’accumulo di immondizie, Seab sta facendo sparire delle intere isole ecologiche, come ad esempio all’aeroporto e in via Volta, davanti al consorzio Manus. Essendo defilate, come il Virgolo, venivano usate come discarica.

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