IL CASO

Discoteche, il sindacato di polizia chiede aiuto ai gestori dei locali

BOLZANO. I gestori delle discoteche hanno chiamato in aiuto le forze dell’ordine: «Aiutateci perchè da soli non possiamo controllare tutto quello che accade». In borghese o in uniforme nei posti di...



BOLZANO. I gestori delle discoteche hanno chiamato in aiuto le forze dell’ordine: «Aiutateci perchè da soli non possiamo controllare tutto quello che accade». In borghese o in uniforme nei posti di blocco: la formula preferita varia secondo le convinzioni dei proprietari, ma il concetto è il medesimo.

Pronta arriva la risposta del sindacato generale di polizia Siulp Mario Deriu. «Ritengo che lanciare l’allarme sul fenomeno sia cosa assolutamente importante, ma sicuramente insufficiente per contenere e prevenire gli aspetti degenerativi». Serve, dunque, qualche passo in più anche da parte dei gestori. «Appare del tutto scontato che gli attori organizzativi del divertimento, oltre a richiedere una maggiore presenza delle forze di polizia debbano moltiplicare i loro sforzi per promuovere e ripensare iniziative preventive contro qualsiasi abuso di divertimento distorto». Come concretizzare, però, questo auspicio? «Per esempio organizzando serate a tema in tutte le discoteche con il coinvolgimento partecipato di rappresentati di associazione, genitori, sociali e istituzionali con il compito educativo di trasportare e coinvolgere i giovani nella direzione del sano divertimento. A volte basta parlarsi guardandosi in faccia, anche all’interno dei luoghi dove di solito questo avviene». La strada dei soli controlli, dunque, non convince nemmeno il sindacato di polizia. «Pensare di risolvere certe criticità andando verso una complessiva militarizzazione dei luoghi di divertimento è un errore. Non risolve nulla, ma sposta le difficoltà in qualche altro posto. Prevenzione ed educazione sono il miglior modo di aiutarci». (a.c.)

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