Discoteche, l’ombra delle feste private

BOLZANO. Sicurezza, orari d’apertura, concorrenza e controllo del consumo di alcol. Sono i problemi che i gestori delle discoteche altoatesine dell’associazione Hgv nei giorni scorsi hanno messo sul...



BOLZANO. Sicurezza, orari d’apertura, concorrenza e controllo del consumo di alcol. Sono i problemi che i gestori delle discoteche altoatesine dell’associazione Hgv nei giorni scorsi hanno messo sul tavolo dell’incontro con l’assessore provinciale Arnold Schuler. Giovani, turismo, mercato, ma anche rischio nel consumo di alcolici o sostanze stupefacenti. E’ anche vero che, proprio per questa sua natura, il settore è stato avvolto da uno specifico reticolato di normative. Il che non sembra rallegrare particolarmente gli operatori, come sottolinea il rappresentante Markus Regele. «L’allargamento del divieto sul consumo di alcolici ai minori di 18 anni, i corsi obbligatori per i responsabili della sicurezza e le procedure di pagamento della Siae stanno diventando economicamente poco sostenibili per molte attività». Se A fronte di norme stringenti, però, l’Hgv individua un vulnus di regole nel cerchio della concorrenza. «Sempre più vengono organizzati party giganteschi sotto forma di feste private. Un fenomeno italiano che coinvolge puire l’Alto Adige: una sorta di escamotage per dribblare rigide imposizioni per gli eventi pubblici. E’ paradossale, per esempio, che gli avvenimenti privati abbiano libertà sugli orari di chiusura. Per non parlare delle misure di contenimento dei volumi, dell’igiene, della sicurezza statica, della prevenzione degli incendi. In questo campo gli enti pubblici possono e dovrebbero fare di più». Intanto una prima contromossa è già stata suggerita a Schuler: «Abbiamo chiesto che gli orari di chiusura siano fissati alle una di notte per le feste private». Orario non casuale e piuttosto comodo per un eventuale proseguimento all’interno di una discoteca che comincia ad animarsi proprio in quel momento della notte. In punta di piedi la risposta di Schuler, piuttosto attento a non sbilanciarsi. «Il settore delle discoteche è cruciale per il turismo e per i nostri giovani. Non solo, rappresenta pure un buon bacino di posti di lavoro. Di sicuro, però, è necessario sia regolato in modo accurato e di concerto con gli operatori. Giusto raccogliere le loro istanze per verificare in che modo si possano accogliere». Si balla, insomma, ma con giudizio. (ac)













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