Dolomiti, via al monitoraggio di rumore e moto 

Il decennale. L’annuncio ieri a San Vigilio di Marebbe durante  le celebrazioni del decennale Dolomiti patrimonio Unesco Alfreider: «Vogliamo ridurre il traffico sui passi e in tutta l’area»



S. vigilio di marebbe. Passi dolomiti chiusi? Dopo l’annuncio di Kompatscher («lavorerò per creare le basi di una normativa solida»), il tema viene rilanciato dall’assessore all’Ambiente Giuliano Vettorato. Lo scenario è sempre il decennale per l’inserimento delle Dolomiti nel patrimonio mondiale dell’Unesco. «La giunta provinciale si muove in questa direzione», conferma Vettorato, che ieri con gli assessori Daniel Alfreider e Maria Hochgruber Kuenzer era a San Vigilio di Marebbe per il «Dolomites Unesco Festival», l’evento principale dei festeggiamenti in Alto Adige, organizzato dall’Associazione turistica di San Vigilio in collaborazione con la ripartizione Provinciale per la Natura, paesaggio sviluppo del territorio, la Fondazione Dolomiti Unesco e l’Idm Alto Adige. La giunta ha approvato di recente un promemoria sui passi dolomitici, annuncia Vettorato, con l’incarico agli uffici e all’Appa di organizzare i rilievi sull’inquinamento acustico e il numero di passaggi di mezzi sui passi. «Conto che in agosto avremo i risultati», fa sapere Vettorato. Maria Hochgruber Kuenzer non ha dubbi: «Un rumore insopportabile. Moto e auto che sfrecciano, senza che gli interessi nulla. Non è questo il nostro futuro». A San Vigilio di Marebbe c’erano ieri anche il rappresentante del ministero dell’Ambiente, Pier Luigi Petrillo, il segretario generale della Commissione nazionale Italiana per l'Unesco Enrico Vicenti, la direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco Marcella Morandini e il sindaco Albert Palfrader.Maria Hochgruber Kuenzer ha sottolineato che la festa rappresenta un simbolo della collaborazione tra le istituzioni a favore della popolazione: «Questa collaborazione tra i territori delle Dolomiti è anche uno degli obiettivi dell’inserimento nel patrimonio mondiale dell’Unesco. In questo senso va anche interpretato il tavolo di esperti convocato per dare prospettive di sviluppo al patrimonio rappresentato dalle Dolomiti». Secondo Vettorato, «il decennale è un punto di partenza fondamentale per continuare a praticare, sempre di più, una buona governance del territorio, per uno sviluppo sostenibile di queste straordinarie bellezze. Lo dobbiamo a tutti noi, alle generazioni future e ai nostri figli. Tutelare e difendere questo ambiente rimane una priorità, trattandosi di un bene unico e anche di una grande attrazione turistica, che richiama nelle nostre zone, da sempre, milioni di visitatori da tutto il mondo».

Mobilità sostenibile

L’assessore alla MobiLità Alfreider conferma: «il nostro obiettivo è ridurre il traffico in tutta la zona dolomitica, in collaborazione con i comuni e la popolazione, e liberare l’area dal traffico di attraversamento. stiamo lavorando per giungere ad una riduzione sostenibile del traffico a favore del nostro sensibile ambiente alpino, per la tutela della natura e delle popolazioni che risiedono in quest’area. per adottare misure significative sui passi dolomiti sono necessarie una nuova base giuridica ed una gestione coordinata del traffico veicolare».

La tutela

Marcella Morandini Ha sottolineato che l’anniversario non è costituito solamente da festeggiamenti: «il traguardo del primo decennio rappresenta per noi un’occasione per rivitalizzare ed approfondire il ruolo delle dolomiti in quanto patrimonio mondiale dell’unesco, riflettere sulle sfide future e collaborare ancora meglio a livello interprovinciale».

Il capo di gabinetto del ministero Pier luigi petrillo ha ricordato la sua soddisfazione quando nel 2009 venne presentata la candidatura delle dolomiti alla quale, ha detto, ha assicurato il suo appoggio «per assicurare un'adeguata tutela a questo territorio». anche vicenti ha posto l'accento sull'importanza di uno sviluppo sostenibile, «strumento fondamentale per affrontare le tematiche del cambiamento climatico, della tutela della biodiversità, la mobilità ed il flusso di turisti che vengono a visitare questi territori dolomitici». don Paolo renner ha esortato a svolgere un ruolo di tutela del patrimonio naturale anche in vista dei giochi olimpici invernali del 2026. i festeggiamenti hanno proposto un programma di eventi, tra questi il «miglio delle esperienze» e la sfilata delle «leggende dei fanes».

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