Domenica di folla a Merano con la festa dell’uva

Negozi aperti e traffico in tilt per le migliaia di turisti in auto e pullman. Musica e carri e abiti conquistano la città in festa


di Ezio Danieli


MERANO. La formula collaudata non si cambia. Perché è sinonimo di successo.

La conferma è venuta ieri in occasione del tradizionale corteo che ha chiuso i tre giorni di festa dell'uva. Migliaia di persone hanno preso d'assalto la città fin dalle prime ore del mattino, disperdendosi per le vie del centro tra bancarelle e vetrine dei numerosi negozi aperti nonostante il festivo.

Poi la folla si è disposta ordinatamente ai lati delle strade attraversate dalla sfilata. Un vero e proprio "fiume" di persone - compresi moltissimi italiani arrivati dalle varie regioni dell'Italia settentrionale - che hanno applaudito i 38 gruppi del corteo che è durato poco più di un'ora.

Tantissima gente dunque da porta Venosta fino in via delle Corse, da piazza Teatro fino a piazza della Rena, poi ancora sulla passeggiata lungo il Passirio fino al ponte Teatro ed anche in via delle Terme dove la sfilata si è conclusa. Una trentina le bande, tutte nei tipici costumi, diversi i carri bene addobbati, presenti anche gruppi di Schützen, in più i cavalli avelignesi che hanno aperto la sfilata precedendo la carrozza sulla quale erano saliti il sindaco, l'assessore Strohmer e il presidente dell'azienda di soggiorno Alex Meister.

Ogni gruppo tradizionale s'è guadagnato un mare di applausi, arrivati perfino dai piani alti degli stabili dove i più fortunati hanno seguito il corteo dall’alto dei balconi liberty. Non sono mancate le sorprese: fra diverse marcette suonate, c'è anche chi ha proposto brani del repertorio "leggero" italiano: molto apprezzata l'esecuzione di "Quando, quando, quando" di Tony Renis da parte di una banda germanica.

Il tripudio di suoni e di colori è stato supportato da una splendida giornata di sole che ha favorito una partecipazione numerosa di ospiti che hanno apprezzato anche l'apertura di diversi negozi dove gli affari (anche se contenuti) non sono mancati.

Insomma una giornata di folclore che è risultata, ancora una volta, ad alto gradimento. E' stata "condita", sia venerdì che sabato, da numerosi concerti e dai vari stand allestiti sulla passeggiata lungo il Passirio.

Qualche problema ha fatto registrare anche quest'anno la questione viabilità nonostante il grande lavoro svolto dai vigili urbani. L'elevata presenza di pullman, lungo diverse strade sia del centro che della periferia ha causato notevoli rallentamenti sia in entrata che in uscita dalle principali arterie. Un'impresa improba, è stata la ripartenza dalla città fra le 16 e le 17: gli automobilisti hanno assistito al blocco quasi totale della circolazione sull'asse fra la stazione ferroviaria, piazza Mazzini e via Petrarca.

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