Donazione organi, pronti per la carta d’identità

Nel documento i residenti potranno inserire il loro assenso oppure il diniego L’Ufficio anagrafe dotato di un software collegato al ministero della Salute


di Giuseppe Rossi


MERANO. Entra nel vivo e nella fase operativa il progetto consenso donazione organi sulla carta d'identità. Dando applicazione a una mozione approvata dal consiglio comunale a febbraio 2013 su proposta del partito democratico, l'amministrazione comunale nei giorni scorsi ha approvato l'iter e la spesa necessaria per mettere in pratica la proposta. Nelle nuove carte d'identità che saranno rilasciate ai nuovi cittadini o in fase di rinnovo dei documenti scaduti, in sostanza sarà possibile inserire il proprio consenso o il diniego alla donazione degli organi in caso di decesso.

Uno strumento da tutti riconosciuto come molto più pratico per favorire le donazioni, che fino a oggi erano legate all'iscrizione all'Aido, l'associazione italiana donatori organi. In futuro basterà esprimere il proprio consenso o meno e la indicazione contenuta in una apposita casella della carta d'identità sarà sufficiente per dare attuazione alla propria volontà.

La giunta comunale ha deciso di dotare l'ufficio anagrafe di uno specifico software che consentirà al personale comunale di inserire le informazioni direttamente nel portale Sit (sistema informativo dei trapianti), realizzato e gestito dal Ministero della salute.

La dichiarazione di volontà alla donazione degli organi sarà riportata, in un apposito spazio, nella carta di identità, mentre la dichiarazione su carta, che verrà invece fatta firmare al cittadino, verrà inoltrata dall'ufficio anagrafe all'Aido, che la custodirà nei propri archivi.

Frana Sinigo. I costi per mettere in sicurezza la parete di roccia che sovrasta la zona produttiva di Sinigo sono stati definitivamente stimati in 3,5 milioni di euro. Costi che verranno coperti dalla Provincia. Ieri l'esecutivo meranese ha approvato il relativo progetto preliminare. La documentazione è stata inviata anche alle imprese direttamente danneggiate dalla frana del febbraio scorso (Picelli, Krosma e Lun) con l'invito a esprimere il proprio parere entro quindici giorni. Una volta ottenuto l'assenso dei titolari delle ditte, l'iter potrà proseguire e potrà essere predisposto il progetto definitivo.

I lavori prevedono la costruzione di un vallo tra il versante roccioso e la zona produttiva, reti di contenimento, barriere di contenimento e un sistema di monitoraggio di eventuali movimenti rocciosi.

Nel frattempo prosegue anche l'iter giudiziario avviato da una delle ditte danneggiate dalla caduta di massi: i giudici del Tar hanno nominato i consulenti tecnici che dovranno vagliare tutta la documentazione.

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