BOLZANO

Dramma in viale Europa, muore un bambino di due anni

Arresto respiratorio per il piccolo: inutile l’intervento dei soccorritori


di Alan Conti


BOLZANO. L’urlo straziante di una zia disperata. Sono le 15 di ieri pomeriggio quando viale Europa è scosso da una tragedia che lascia tanto dolore dentro: un bambino di due anni e mezzo è morto nella sua casa.

Al civico 39 della strada è un normalissimo pomeriggio estivo per una famiglia marocchina che abita nel grande caseggiato popolare. Dopo un giro al vicino Bar Snoopy con la mamma un bimbo di due anni e mezzo torna a casa, in un alloggio al primo piano del civico 39. Abita con i nonni, la mamma, due zie e uno zio. La mamma e gli zii sono giovanissimi, poco più che ragazzini. Alle 15, dopo pranzo, il piccolo rimane da solo assieme alla zia e allo zio quando, all’improvviso, si sente male. Si accascia a terra e smette di respirare. La giovanissima zia se ne accorge ed entra nel panico, corre fuori da casa e bussa con tutta la forza che ha alla porta dei vicini. Sono loro che cercano subito di calmarla chiamando i soccorsi.

Arrivano i soccorritori della croce rossa e una pattuglia della squadra mobile della questura di Bolzano. Il bambino non respira. I poliziotti invitano tutti gli altri condomini a rientrare negli alloggi e chiudere la porta. Nel frattempo i sanitari portano il piccolo fuori dall’appartamento e lo distendono nel lungo corridoio del giroscale.

Gli praticano il massaggio cardiaco nel disperato tentativo di rianimarlo, ma il destino del bimbo è irrimediabilmente segnato. Viene intubato e portato disperatamente all’ospedale San Maurizio di Bolzano, i medici non posso però che constatare il decesso. La mamma, avvisata dai parenti, corre a casa disperata. Chiede aiuto urlando cercando risposte che nessuno le sa dare. Il bambino è morto per una crisi respiratoria, un malore improvviso. La squadra mobile ha accompagnato la croce rossa per escludere qualsiasi altra ipotesi. Al momento non ci sono elementi che lascino spazio a scenari diversi dalla tragica fatalità. Per fugare ogni dubbio, comunque, la Procura potrebbe disporre l’autopsia sul corpo della piccola vittima.

Nel condominio la notizia si diffonde velocemente. Tutti sono sotto shock. «Abbiamo sentito un gran trambusto - raccontano dal Salone Maria, lo studio da parrucchiera che si trova proprio nei cortili Ipes - poi abbiamo notato la mamma che correva disperata in cortile. Piangeva ed urlava. Pensavamo ad un malore banale, mai avremmo pensato ad una tragedia di simili proporzioni». Nell’alloggio a fianco ci sono i vicini che hanno chiamato i soccorsi. «Abbiamo cercato di aiutare la zia del piccolo. Alla fine è una ragazzina ed era completamente fuori di sè. Continuava a ripetere che il bambino non respirava. Ci siamo accorti subito che si trattava di qualcosa di veramente grave. Ora preghiamo per questa piccola anima».

Per questi condomini di viale Europa è un anno triste.

Il 25 marzo, al vicino civico 35 Khalid Ouassafi ha accoltellato la moglie Meryem. Fortunatamente è sopravvissuta.

 













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