Durnwalder: cerchiamo alleati a Roma

Theiner manda in archivio la linea blockfrei, Brugger d’accordo: isolati non contiamo nulla, arrivano minacce allo Statuto


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Basta con lo splendido isolamento. La Svp manda in archivio la politica blockfrei seguita con i governi Berlusconi e Monti. L’annuncio è arrivato lunedì dall’Obmann Richard Theiner durante la seduta del direttivo allargato. L’indirizzo è di chiudere un accordo prima delle elezioni politiche. Non viene detto con chi, ma il Pd sembra avere la strada spianata. Palese il motivo della svolta: troppo pesante l’attacco all’autonomia per difendersi da soli a Roma. Da qui l’annuncio di Theiner: «Inizieremo gli incontri con i partiti principali e vedremo chi è più in sintonia con noi sulla difesa dell’autonomia». Soddisfatto l’assessore Christian Tommasini (Pd): «Siamo un partito convintamente autonomista, ma in questi mesi abbiamo anche avuto il coraggio di dire dei no forti. Questo ci ha dato credibilità e autorevolezza».

Nel Parteiausschuss di lunedì non c’è stata votazione su tale linea, ma lo stesso presidente provinciale Luis Durnwalder informa che «questa è la convinzione della maggior parte del partito. Caso mai ci sono differenze di valutazioni sui tempi. Alcuni, come me, pensano che sarebbe opportuno aprire le trattative dopo il voto, altri che sia necessario farlo prima». A Roma la Svp non conta più nulla, è stato il filo conduttore della relazione di Theiner, e si vede che fine sta facendo l’autonomia con il governo Monti. Da qui la necessità di cambiare strategia dalla prossima legislatura. Racconta Theiner: «Sono stato uno dei sostenitori della linea blockfrei, ma si è aperta una nuova stagione politica e dobbiamo essere capaci di prendere la decisione più giusta per i prossimi anni». Theiner mette le mani avanti. «Non è detto che si chiuderà l’accordo con il centrosinistra». Ma Durnwalder, durante una pausa del consiglio provinciale, sorride: «Sì, non ci sono ancora certezze ma con chi ci dovremmo alleare? Con il centrodestra? Con una lista Monti, vale a dire con i nostri principali avversari?». Impegnata a Roma, la senatrice Helga Thaler Ausserhofer non ha partecipato alla discussione e firma una notainfastidita sottolineando le ragioni che ancora renderebbero più efficace una politica della Svp sopra i blocchi, «più credibile nella difesa dei diritti delle minoranze». Ma il deputato Siegfried Brugger, a suo tempo sponsor della linea blockfrei, ora si dichiara «favorevole al cento per cento agli indirizzi dettati da Theiner, d’altronde al Parteiausschuss non c’è stato un solo intervento contrario. È iniziata una nuova stagione politica, assai pericolosa: nella prossima legislatura potrebbero arrivare disegni di legge di modifica dello Statuto. Avremo bisogno di partner responsabili. La collega Thaler Ausserhofer sa quanto sia duro oggi il lavoro a Roma». Il senatore Oskar Peterlini assapora la rivincita: «Sono stato isolato, dimesso dalla mia carica di portavoce della Svp al Senato e definito Oskar il rosso. Dopo cinque anni l'Svp scopre quanto fu sbagliata quella decisione e quanto possa essere disastroso essere una piccola minoranza che con due, tre rappresentanti nelle due camere crede di poter cavarsela senza amici».

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