BOLZANO

E-commerce, a Bolzano denunce aumentate del 12%

Crescono a anche le transazioni digitali. La polizia: attenzione a chi non accetta pagamenti in contrassegno o pay pal


di Alan Conti


BOLZANO. Il commercio sul web piace sempre di più e attira anche l’attenzione di chi cerca di guadagnare soldi facili raggirando chi è meno accorto. Nel periodo dal primo gennaio al 31 ottobre 2015, infatti, sono state presentate 137 denunce che rientrano in questo campo per un incremento, rispetto al 2014, del 12%. «Il dato è significativo, ma di certo non allarmante - spiega il responsabile della sezione di polizia postale di Bolzano Ivo Plotegher - perché sono in deciso aumento tutte le transazioni di questa natura. Normale crescano anche le truffe o le segnalazioni nello specifico campo». Va detto, poi, che il dato si riferisce unicamente alle denunce presentate alla sezione postale.

Il periodo delle festività natalizie, però, è di certo tra quelli più “a rischio”. «Generalmente i truffatori offrono la merce con false aste o annunci pubblicati su portali assolutamente legali come Ebay o Subito.It che sono all’oscuro. Di solito si tratta di smartphone, televisori, accessori di tendenza, ma anche appartamenti da locare, autovetture oppure richieste di intermediazione di eredità». C’è poi il caso del robot da cucina “Bimby” della “Vorwerk” che è paradigmatico. «Si tratta di un regalo particolarmente cercato e molto spesso viene proposto sui portali a prezzi stracciati. La scusa che viene addotta è, solitamente, quella del regalo doppio. Peccato che quando lo si va ad acquistare, ingolositi dall’offerta, poi arrivi un prodotto del tutto difforme da quello ordinato».

Come si fa, però, a intuire che dietro un profilo può esserci un raggiro? «Di norma il truffatore - continua Plotegher - si presenta all’inizio molto disponibile e convincente con le sue vittime. Pretende, però, il pagamento anticipato della merce tramite bonifico su un conto corrente oppure tramite accredito su carte elettroniche ricaricabili attraverso un codice Iban o anche utilizzando agenzie di intermediazione finanziaria. Si dice, invece, assolutamente indisponibile a un pagamento tramite spedizione in contrassegno o con Paypal. Con questi metodi non riesce a portare a termine il proprio disegno truffaldino».Richiedere esattamente queste modalità di pagamento, dunque, è una prima difesa. «Esatto, poi è sempre bene informarsi sul venditore prima di procedere all’acquisto. Molto spesso le verifiche sono possibili anche solo digitando nome e cognome sui motori di ricerca perchè chi si deve lamentare, di solito, lo fa denunciando i raggiri pubblicamente. Molti siti di e-commerce, inoltre, hanno una sezione che ospita commenti e valutazioni di altri acquirenti».

Attenzione, inoltre, va posta anche alle condizioni di vendita. «Variano di Paese in Paese ed è bene informarsi su quelle che sono le condizioni delle Nazioni dove opera il venditore. Il diritto di recesso, le modalità e i tempi di restituzione o di ritiro dell’oggetto sono fondamentali per muoversi con una certa accortezza».

Le ultime indicazioni sono da classico vademecum. «Sempre verificare, oltre al prezzo, l’ammontare delle tasse, le spese di spedizione e, come detto, le modalità di pagamento. Mai fidarsi di prezzi eccessivamente bassi e scegliere sempre una spedizione che sia tracciabile e assicurata, anche se il costo è di poco superiore. In generale se si usano tutte le accortezze che si userebbero nell’acquisto all’interno di un negozio reale è molto difficile rimanere vittima di raggiri. Nel caso di truffa, però, ci si può rivolgere agli uffici della polizia o alle associazioni di consumatori se la violazione è di tipo contrattuale e non specificatamente un reato. Teniamo bene a mente, però, che le possibilità per un truffato di rientrare in possesso di eventuale denaro già spedito all’estero senza precauzione sono molto ridotte».

L’ultima riflessione va a quelle pagine Facebook dove si svolge spesso un acceso mercatino tra privati. «Non è nulla di diverso rispetto alle transazioni dei portali specializzati. Valgono le stesse precauzioni, ma anche le stesse regole generali. Certo, in questo caso si può anche instaurare un minimo di rapporto personale con il venditore per essere ancora più sicuri».

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