Ecco la visione di Caramaschi

Bolzano. Caramaschi spende la carta della continuità e della conoscenza della città. «Ma non per sederci. Serve una visione di Bolzano, altrimenti la città muore. E io non voglio partecipare al suo...


Francesca Gonzato


Bolzano. Caramaschi spende la carta della continuità e della conoscenza della città. «Ma non per sederci. Serve una visione di Bolzano, altrimenti la città muore. E io non voglio partecipare al suo declino». Il sindaco ha presentato ieri la coalizione che lo sostiene. C’è tutto il centrosinistra, «qualche mese fa non sembrava possibile riuscirci», ammette Renzo Caramaschi. Appuntamento in via Novacella alla «Maria Heim», dove domenica i rappresentanti dei gruppi si sono incontrati e hanno dato il via libera definitivo alla coalizione, limando il programma. Tra gli ultimi scogli, il progetto dei 30 chilometri all’ora, sponsorizzato dai Verdi. Il Pd ha avvisato «attenzione, ci massacrano in campagna elettorale» e il giorno dopo infatti è stato scartato dalla giunta. L’assessora Maria Laura Lorenzini incassa e guarda avanti: «Noi Verdi sappiamo progettare e realizzare, grazie a un sindaco capace come Caramaschi. I giovani ci chiedono una scossa. Ad esempio, più spazio pedonale, che significa maggiore qualità della vita e una città più sicura». Nel tavolo allestito tra le vigne la coalizione si presenta: ci sono la Lista Caramaschi, Pd, Verdi, Italia Viva e Sinistra unita. La campagna elettorale per la conferma di Caramaschi avrà come filo conduttore cinque «C»: cura, concretezza, competenza, convivenza e cultura.

In mattinata lo sfidante di centrodestra Roberto Zanin ha presentato Claudio Della Ratta, consigliere ex Psi, come candidato della sua lista civica. «Della Ratta ha partecipato a tutte le sedute di maggioranza di questi quattro anni, non capisco le sue recriminazioni. Auguri di buon lavoro a lui e soprattutto auguri ai suoi nuovi compagni di viaggio...», è il congedo di Alessandro Huber (Pd), suo ex capogruppo.

Stefania Gander (Italia Viva) si lancia: «Non conoscevo Caramaschi. Era preceduto dalla sua fama di carattere spigoloso, ma in queste settimane ha saputo ascoltare come pochi». La Sinistra, partita piena di dubbi, ha trovato porte aperte sul welfare e Gianfranco Maffei ribadisce «accoglienza e servizi sociali sono i temi che ci stanno più a cuore come lista. Accoglienza non significa solo letti e pasti, ma un cambio di mentalità». Alessandro Huber e Sandro Repetto rivendicano: «Il Pd è stato vicino a Caramaschi in questi quattro anni e lo sarà anche in futuro, grazie a una lista strutturata, che rappresenta tutta la città. La fotografia nello studio di Zanin, con cinque uomini che parlano del programma è l’opposto di quello che siamo noi, tanti e plurali». Caramaschi assicura: «Non si tratta di promettere la luna, ma portare avanti i progetti individuati che miglioreranno Bolzano e daranno lavoro. E se la pandemia ripartirà, saremo pronti». Huber, il capolista del Pd, sottolinea: «Non c’è un progetto troppo piccolo per non essere affrontato dal Comune. La nostra è una amministrazione vicina a ogni cittadino». Come atto simbolico, hanno scritto e imbucato ieri una ventina di lettere indirizzate a cittadini scelti in base al profilo, dall’artigiano al professionista.

Pietro Borgo (Lista Caramaschi) sottolinea: «Progetti come l’Areale sono strategici anche dal punto di vista del lavoro in questa fase post pandemia».

L’impegno per la città, si legge nella lettera, «è allo stesso tempo un impegno per la comunità, che deve coltivare il proprio sviluppo armonico sul fronte sociale, imprenditoriale, culturale, ambientale. Il nostro progetto per Bolzano l’abbiamo sintetizzato con cinque “C”: cura, concretezza, competenza, convivenza e cultura. Sono cinque declinazioni del nostro impegno. Con questa lettera vogliamo invitarti a partecipare alla splendida avventura di realizzarle».

Per la presentazione ieri, tra gli altri, il ritorno dell’ex assessore Luigi Gallo con Karin Cirimbelli e Andrea Tremolada (Sinistra unita), Zeno Oberkofler e Rosina Ruatti (Verdi), Marco Alberto (Pd).

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