BOLZA NO. La lista unitaria non ha mai visto la luce, ma l’area della sinistra cittadina un punto fisso attorno a cui coagularsi sembra averlo trovato: il candidato sindaco. Sarà un nome unico, infatti, a rappresentare tutta l’area denominata “ecosociale” nella ridda di proposte che le prossime comunali proporanno agli elettori in cabina. La sinistra, dunque, si compatterà attorno a un nome singolo in arrivo, con ogni probabilità, dalla società civile o comunque senza particolari vincoli di partito. Sarà sostenuto da Sel, Verdi, Rifondazione Comunista e la lista civica messa in piedi dall’assessore uscente Luigi Gallo non appena ha preso atto dell’impossibilità di stilare una lista unica con tutte le forze.

Per ora si registra unità d’intenti sulla voglia di sostenere un rappresentante unitario, ma il nome vero e proprio ancora non esiste. Oggi e domani i giochi dovrebbero chiudersi perchè comunque i tempi tecnici sono quelli che sono e in ogni caso una campagna elettorale va anche impostata con un certo anticipo.

Nei colloqui che hanno portato a questa scelta d’orizzonte qualche nome papabile, ovviamente, è già stato messo sul tavolo e valutato. Il primo fu quello di Renzo Caramaschi, esperienza solida nella macchina amministrativa comunale, ma ormai pare più che altro un’ipotesi tramontata. Qualche chanche potrebbe averla, invece, il medico anestesista classe ’75 Maximilian Bendikter da sempre attivo nel campo della cultura e dell’impegno cittadino. Probabile, in ogni caso, anche la scelta di una personalità a sorpresa con un profilo di livello. Magari una donna per scompaginare un quadro che vede, al momento, solo candidati uomini nella corsa a primo cittadino.

L’area della sinistra bolzanina, insomma, prova a scommettere su un nuovo concetto di unità pur con sentieri separati: una formula che potrebbe regalare sorprese. (a.c.)

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