Elettronica: giù i prezzi e domenica aperto

Concorrenza agguerrita tra Mediaworld e Euronics a colpi di promozioni e ribassi


Mirco Marchiodi


BOLZANO. Più concorrenza per far abbassare i prezzi anche in una città cara come Bolzano. La ricetta proposta da anni dai sindacati per la grande distribuzione, sta funzionando nel settore dell'elettronica. L'arrivo a settembre di Mediaworld e il passaggio del marchio Euronics da Matteucci al gruppo Derta a gennaio hanno completamente cambiato faccia al settore. I due giganti dell'elettronica continueranno a farsi la guerra sui prezzi anche nei prossimi mesi, ma sono uniti nella richiesta di tenere aperti i negozi anche la domenica: «Lo chiedono i clienti».

PREZZI E CONSUMI.
A Bolzano la spesa per l'elettronica è più alta che nel resto d'Italia: 370 euro pro capite contro i 290 della media nazionale. «Ce ne siamo accorti anche noi - dice l'amministratore delegato di Mediaworld Pierluigi Bernasconi - e una tendenza interessante è che non ci si butta solo sulle promozioni, ma si cercano spesso i prodotti di brand più elevato e le ultime novità, dall'Ipad 2 all'i-phone 4. Il 25% delle nostre vendite deriva dai computer e il 20% dalle tv». I prezzi sono scesi molto: «Se in passato Bolzano era cara - dice il presidente del gruppo Derta Albino Sonato - oggi non è più così. La concorrenza con Mediaworld si sente. Nel nostro settore i prezzi sicuramente non sono più alti che altrove». Conferma Bernasconi: «Monitoriamo i prezzi che vengono applicati a Bolzano, ma anche a Trento e Innsbruck praticamente ogni giorno e l'obiettivo è quello di garantire il prezzo più basso».

INVESTIMENTI. Mediaworld sta per compiere un anno, periodo che il gruppo ritiene minimo per consolidarsi sul mercato: «Bolzano ha risposto in pieno alle nostre aspettative - dice Bernasconi - tanto che abbiamo conquistato una quota del 18-20% del mercato contro una media del 13% nel resto d'Italia. Si tratta per il 40% di bolzanini, mentre la parte restante arriva da fuori città. Il cliente tipo è maschio, tra i 30 e i 40 anni, ma una fetta importante è costituita anche da studenti e dalle aziende, in particolare quelle turistiche». Euronics è pronta alla sfida: «A metà luglio - annuncia Sonato - inaugureremo il punto vendita di Corso Libertà completamente rinnovato. E subito dopo partiremo con una campagna promozionale che a Bolzano non si è mai vista. Una cosa è certa: continueremo ad investire sull'Alto Adige».

LE DOMENICHE. Sia Mediaworld sia Euronics vedono nella politica commerciale bolzanina un'eccezione rispetto alle regole che valgono in altre realtà. In particolare, questo vale per le aperture domenicali. Spiega Bernasconi: «Al "Twenty" si decide di comune accordo sulle aperture straordinarie e quindi ci adeguiamo così come è chiaro che ci adeguiamo anche ai regolamenti locali. Detto questo, noi siamo a favore del libero mercato e le aperture domenicali le vediamo di buon occhio. Dove sono consentite, la domenica è il secondo giorno per fatturato. Di queste aperture ne beneficiano tutti: in primo luogo il mondo del lavoro, perché più giorni di apertura significa più posti di lavoro».

È proprio da questo dato che parte il ragionamento di Sonato: «Federdistribuzione, assieme all'università Bocconi, hanno fatto uno studio che dimostra che se si tenesse aperto la domenica, il Pil aumenterebbe dell'1,2%. Ragionamenti macroeconomici a parte, noi dobbiamo orientarci alle esigenze dei consumatori. Da questo punto di vista è evidente che l'apertura domenica è una richiesta che arriva dai nostri clienti. Bolzano è un esempio ideale in questo senso, visto il numero di persone che la domenica va a fare acquisti ad Affi perché in Alto Adige trovano i negozi chiusi. Poi ci sono anche dei lavori che spesso non ti permettono di fare acquisti durante la settimana e infine l'effetto centro commerciale, con tante famiglie che la domenica si recano nei megastore, anche se per quanto riguarda Bolzano manca ancora una vera grande struttura».

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