Facebook è diventato un alleato dei quattro zampe

Il social network è sempre più piazza di confronto e informazioni utili Dalla conoscenza delle associazioni, alle adozioni, alla iniziative animaliste


di Ivana Sandri


Facebook o lo si ama o lo si odia: milioni di persone rimangono catturate dalle sue pagine, perché è un luogo, sebbene finto, in cui incontrarsi e scambiarsi notizie. In Alto Adige sono molte le pagine che hanno come protagonisti gli animali: si va dalle associazioni animaliste, ai gruppi che organizzano gite ed escursioni con i cani, alle pubblicità di negozi per animali, toelettatori, allevamenti, addestratori, educatori e istruttori cinofili, per finire con le pensioni per animali, mentre raramente si trovano le cliniche veterinarie e gli ambulatori. Ma gli amici degli animali hanno scoperto che può essere altro: sono decine nella nostra provincia le pagine che cercano una nuova casa per animali abbandonati, dai cani ai gatti, proseguendo con conigli, pecore, caprette, cavalli ed asini. Per non parlare delle continue ricerche di staffette e stalli per i tanti cani che arrivano dalle perreras spagnole, dai Paesi dell'est o, la maggior parte, dal sud Italia.

Ma c'è di più, con facebook vengono diramate le richieste di aiuto per rintracciare i vari Fido o Micio smarriti e le condivisioni aumentano le possibilità di rintracciare i fuggitivi: anche in Alto Adige il tam tam funziona e al loro ritorno in famiglia le pagine si riempiono di "mi piace" e faccine sorridenti. Quando, poi, qualcuno posta la foto del proprio animale appena morto, arrivano le virtuali pacche sulle spalle per aiutarlo a superare questo momento da parte di chi sa capirne il dolore. Naturalmente la parte del leone la fanno le pagine dei canili e dei gattili, visitate quotidianamente da chi cerca un nuovo amico da adottare. Pure per le iniziative animaliste si è rivelato una cassa di risonanza importantissima, assicurandone la diffusione e il successo. Ci sono anche aspetti poco considerati che vale la pena di ricordare: è di poco tempo fa la notizia di un cagnolino sottratto alla proprietaria che lo aveva lasciato all'esterno di un negozio, ma ben presto riconosciuto e recuperato proprio grazie al social.

Inoltre in questo grosso contenitore girano pure foto e filmati di maltrattamenti e uccisioni di animali, alcuni postati da gruppi di animalisti intenzionati a fare pressione sui proprietari e sulle istituzioni, altre volte pubblicate da persone che non hanno il coraggio di denunciare i reati oppure dagli stessi autori per una malsana voglia di apparire; in questi casi gli iscritti si mobilitano per salvare gli animali, se è possibile, e assicurare alla giustizia i responsabili (e alle volte ci riescono, ndr). Insomma, per chi ama gli animali è quasi un obbligo farci almeno un giro.













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