il caso

Falso avvocato, nonnina sventa il raggiro

Dopo essersi sentita chiedere 5 mila euro per aiutare un familiare, ha chiamato i carabinieri



BOLZANO. Il copione è fisso. Tutto passa dal telefono. Un finto avvocato contatta un anziano, dice che il figlio o la figlia sono stati coinvolti in un incidente stradale e per questo sono stati condotti nella caserma dei Carabinieri. Aggiunge dettagli sulla vittima dell’incidente, una persona che a causa del familiare ora è in ospedale e si propone di aiutare a risolvere la situazione per 5-6000 euro.

Il passo successivo è fornire un’utenza fissa, ovviamente inesistente, di una fantomatica caserma dei carabinieri, per poter parlare con i militari e farsi dare indicazioni su come pagare. E, poco dopo, invece, prima ancora che la vittima scopra l’imbroglio, il telefono squilla proprio con un finto carabiniere che spiega come a breve, presso l’abitazione, passerà un collega per ritirare il denaro.

Un copione ben studiato, quello appena raccontato, che vede sempre più spesso quali autori degli esperti truffatori e, come vittime, degli anziani pronti, ovviamente, a qualunque cosa pur di aiutare un familiare in difficoltà. Ora i carabinieri di Bolzano lanciano un allarme, perché in un solo pomeriggio sono stati due i casi segnalati al 112, da cittadini che hanno cercato informazioni e rassicurazioni dai carabinieri veri.

La truffa, insomma, è sempre dietro l’angolo. È successo, come detto, anche ad una anziana signora di Bolzano, che a fronte dei suoi meritati 95 anni, non si è fatta certo intimorire dal contenuto della conversazione col truffatore e men che meno con un sedicente avvocato che si proponeva di aiutarla generosamente, in cambio di soli 5000 euro.

Così, dopo aver ascoltato tutti i dettagli e memorizzato più elementi possibile, la signora ha subito chiamato il 112, venendo così rassicurata sul fatto che nulla era successo ai suoi familiari e che anzi, con la sua telefonata, aveva consentito di aiutare altre persone.

I carabinieri, dunque, invitano tutti a prestare la massima attenzione, perché questi malintenzionati tentano spesso di insidiare le persone più vulnerabili con strumenti abbietti ma spesso convincenti. Tanti sono gli strumenti utilizzati dai truffatori, che si fingono finti impiegati pubblici, operatori di servizi di assistenza, venditori di strumenti fittiziamente utili (rilevatori di gas, luci di emergenza, etc) spacciandosi talora anche per rappresentati delle forze dell’ordine. Ricordiamo a tutti che, in caso di dubbio, è possibile contattare il 112, utenza di emergenza attiva 24 ore su 24, con operatori che, in italiano e tedesco.













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