Fiera, il debutto nel 1948 al... Palazzo di giustizia

La «Campionaria» si trasferì poi in via Roma dove venne ospitata per decenni Poi la trasformazione in «spa» e l’organizzazione di diversi eventi a tema


di Orfeo Donatini


BOLZANO. Per decenni in regione – una volta conclusasi la tragica stagione bellica – parlare di fiera significava fare esclusivo riferimento all'appuntamento con la Campionaria. È infatti il 12 settembre 1948 quando si inaugura la prima fiera «che mostrerà la possente vitalità dell'esercito del lavoro e della produzione» come recitava il primo comunicato stampa sull'avvenimento che evidentemente era stato stilato da un fervente seguace della “prosa fascista” d'obbligo fino a pochi anni prima.

Sede di quel primo appuntamento l'attuale Palazzo di giustizia la cui realizzazione era stata avviata nel 1939 su progetto dell'architetto di regime Paolo Rossi de Paoli, ma poi interrotta a causa della guerra; il grande palazzo verrà ultimato solo diversi anni più tardi e nel settembre 1956 potrà finalmente ospitare gli uffici giudiziari. Quanto all’attività fieristica Bolzano possiede un'antica tradizione: le prime testimonianze di scambi commerciali con regioni dell’arco alpino, non solo italiane ma anche estere, risalgono infatti al 1070. La posizione geografica della città, il suo ruolo di ponte tra il nord e il sud dell'Europa, hanno sempre favorito i rapporti commerciali, economici e culturali con i Paesi vicini.

Dopo quell’esordio pionieristico nel giro di pochi anni la Fiera – ormai con la F maiuscola per la sua crescente importanza economica, e non solo – si trasferì in via Roma che per decenni è stata così la sede dell’annuale campionaria di settembre, «un appuntamento fisso per la popolazione dell’intera provincia e l’occasione di una settimana di lavoro per i ragazzi della città. Alla Fiera già negli anni ’50 arrivò la lirica, all’inizio degli anni Settanta Maurizio Scaparro portò il teatro (Giorni di lotta con Di Vittorio), un esempio seguito dalla Comune e da altri e poi i concerti, la Città dei ragazzi e tanto altro. Ma la Fiera – come ricorda il libro “Quando pattinavamo in via Roma”, progetto promosso dal Dipartimento provinciale cultura italiana per far rivivere tra storie individuali e storia collettiva proprio i decenni nei quali la Fiera e il Palazzo del Ghiaccio di via Roma sono stati straordinari luoghi di aggregazione per i bolzanini - «era anche il ristorante della Forst, il mercato del bestiame, le feste, ma soprattutto la pista del ghiaccio per la stagione invernale».

Negli anni Settanta, grazie alla favorevole congiuntura economica, ebbe inizio poi una fase di sviluppo per l'Ente fieristico bolzanino. Sollecitati anche dalle varie categorie economiche della Provincia, gli amministratori dell'Ente decisero di ampliare il programma delle manifestazioni fieristiche, dando vita ad una serie di mostre specializzate. Nacquero la "Fiera Agricola", la "Bolzano Hotel", la "Tempo Libero" e la "Ufficio-Büro". Nel 1983 seguì "Mitea" - che nel 1991 divenne "Bauschau" specializzata per l'edilizia, movimento terra, isolamento, termologia - nel 1984 si aggiunsero "Lignomec" mostra specializzata delle macchine e dei prodotti per la lavorazione del legno, nonché la "Mostra d'Arte ed Antiquariato".

Con il tempo vennero organizzate molte delle fiere ancor oggi in calendario specializzate nei settori economici più importanti dell'Alto Adige, per permettere sia l'incontro di domanda e offerta sia lo scambio e la diffusione del know-how acquisito: tecnologia di montagna e sport invernali ("Alpitec" nel 1997, "Prowinter" nel 2001 e "Alpitec China" nel 2009), agricoltura e melicoltura ("Agrialp" nel 1971 e "Interpoma" nel 1998, "Agridirect" nel 2016), turismo, ospitalità ed alimentazione ("Hotel" nel 1977, "Autochtona" nel 2004, "Biolife" nel 2005, "Nutrisan" nel 2012). A partire dagli anni Duemila, parallelamente alla nuova legislazione provinciale in materia di ambiente, arriva una serie di fiere "Klima" dedicate al tema della sostenibilità e dell'efficienza energetica: "Klimahouse" nel 2006 con le edizioni itineranti in Italia al Nord ("ComoCasaClima" nel 2015), Centro ("Klimahouse Toscana nel 2014) e Sud ("Klimahouse Puglia" nel 2012), cosí come "Klimaenergy" nel 2008, "Klimamobility" nel 2011 e "Klimainfisso" nel 2013. Una presenza importante nel calendario è oggi rappresentata dalle diverse fiere di pubblico: oltre alla storica "Tempo Libero" (1983), "Arredo" (1992), "Civil Protect" (2007) e "Kreativ" (2014). Dal 1° gennaio 2003 Fiera Bolzano è una società per azioni e si è adeguata, così, alla normativa europea. Gli azionisti principali sono la Provincia di Bolzano (62%), la Regione (21%), la Camera di Commercio (5%), il Comune (4%) oltre alle quote minori di Fondazione Cassa di Risparmio, Banca Popolare, Banca di Trento e Bolzano, Raiffeisen e associazioni di categoria. Insomma una storia di successo che ha registrato grande attenzione anche da parte del governo nazionale se si pensa che nel 1949 venne a visitarla l'allora presidente del consiglio Alcide Degasperi. Senza contare la presenza fra i suoi amministratori di uomini di punta anche del gruppo linguistico italiano come l'avvocato Gaetano Gambara per ben 35 anni alla vicepresidenza per consolidare lo sviluppo di quella che oggi è una realtà economica trainante non solo regionale.

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