Finanza, maxisequestro di merce cinese

Fiamme gialle e polizia municipale segnalano 5 negozianti asiatici, requisiti 50 mila articoli potenzialmente pericolosi


di Ezio Danieli ; di Ezio Danieli


MERANO. I cinesi sono abili a copiare. Non è una novità. Il mercato internazionale è invaso da prodotti - soprattutto in questo periodo che precede il Natale -che non risultano essere a norma con le direttive europee.

Un duro colpo a questo trend è stato inferto, nei giorni scorsi, anche in riva al Passirio. I militari della Guardia di finanza di Merano, con la collaborazione della locale Polizia municipale, hanno sequestrato circa 50 mila articoli non conformi alla normativa sul consumo e, quindi, potenzialmente pericolosi.

Nel corso degli ordinari servizi di controllo economico del territorio, intensificati durante il periodo delle feste, ove crescono i consumi soprattutto nel settore dei giocattoli, degli articoli da regalo e pirotecnici, nonché negli addobbi natalizi, è stata effettuata un’attenta attività di monitoraggio dei prodotti immessi in commercio.

Lo scopo dell'attività svolta dalle Fiamme Gialle è in controllo del rispetto della normativa sull’etichettatura dei prodotti CE, nonché sul rispetto delle norme in materia di contraffazione marchi e possesso di materiale esplodente. Finanzieri ed i vigili urbani hanno quindi sottoposto a controllo cinque attività commerciali gestite da altrettanti cittadini cinesi nei comuni di Merano, Lana, Postal e Gargazzone, dove la merce posta in vendita è risultata essere non in regola con le vigenti disposizioni.

Sono stati sequestrati 344 articoli (profumi e giocattoli) con marchio contraffatto; 113 giocattoli privi del marchio CE; 138 prodotti elettrici con marchiatura CE irregolare; 42.648 articoli vari (matite, braccialetti, luci natalizie) per violazione alla normativa sull’etichettatura prodotti.

La merce posta sotto sequestro, assolutamente non conforme alla normativa nazionale e comunitaria, sprovvista di indicazioni d’uso in lingua italiana e, quindi, potenzialmente pericolosa, è stata ritirata dal mercato, escludendo qualsiasi rischio, in particolare per i giovani consumatori.

I titolari delle aziende controllate sono stati segnalati a vario titolo alla Procura della Repubblica di Bolzano e alla Camera di commercio e oltre alle sanzioni penali, i titolari rischiano sanzioni amministrative che possono arrivare fino a diverse decine di migliaia di euro.

Le indagini ora proseguiranno con la ricostruzione della filiera di commercializzazione dei prodotti, per individuare gli ulteriori responsabili. L’attività svolta dalla Finanza si inquadra nel settore della tutela del consumatore e del mercato; infatti, la commercializzazione di oggetti con marchi contraffatti o comunque di dubbia provenienza produce danni sia ai produttori di beni originali, che spesso fanno grandi investimenti per migliorare i prodotti, ma anche ai consumatori finali.

Questi ultimi infatti devono sapere l’origine e la provenienze dei prodotti che acquistano nonché avere informazioni chiare e precise della tipologia di prodotto che acquistano e delle modalità di utilizzo dello stesso. Continua così l’impegno delle Fiamme Gialle, a fianco delle altre Forze di polizia, con le quali la collaborazione è sempre attiva, per consentire ai cittadini di vivere un Natale e un fine anno più sicuro.

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